Renato Curci, attore, mimo e autore barese, trasferitosi a Conversano da qualche anno e residente a Cozze e prossimo ai quarant’anni di carriera, grazie ad un finanziamento dei Comuni di Milano e di Reggio Emilia, ha diretto un progetto teatrale in Senegal. Il tutto grazie al sostegno
dell’associazione di Reggio Emilia “TerraLeydi APS” con l’associazione africana “Cores
(coalizione per restituire speranza)”.
Il laboratorio teatrale e lo spettacolo si sono ispirati al teatro di figura e al “teatro
dell’oppresso”, come evidenziato dalle scelte registiche.
Renato Curci ha reinterpretato i principi del Teatro dell’Oppresso, dando vita a un
percorso teatrale originale e coinvolgente: con questa forma teatrale vengono messi in
scena dei drammi sociali attraverso la rappresentazione puntuale di fatti reali. Al pubblico
presente viene chiesto poi di cambiare il finale della storia, insieme agli attori.
Lo abbiamo intervistato (nel video) sulla sua esperienza africana e sul
ruolo dell’attore.