I nonni si raccontano: “Alcune storie non le avevo raccontate nemmeno a i miei figli, con i nipoti è gioia pura”

La vita di ognuno di noi è scandita, oltre che dai ritmi che la vita lavorativa e familiare ci impone, anche dai ricordi. Infatti capita spesso che in occasione delle feste o di qualche ricorrenza particolare la memoria viaggi nel passato ricordando ricorrenze vissute da ragazzi. Quasi sempre nei ricordi i protagonisti sono i nonni. I nonni sono  importanti sia per la memoria storica sia perché, con  le loro attenzioni, proteggono i nipoti e di conseguenza sperano di consegnare loro un futuro migliore.
Recentemente i nonni sono diventati perno centrale nell’organizzazione familiare (lo chiamano welfare familiare) e costruiscono le loro giornate in base agli impegni dei nipoti. Sono praticamente un servizio sociale parallelo  che affianca i genitori nella gestione dei ragazzi.

Il gruppo dei ragazzi premiati il 2 ottobre 2024, giorno della festa dei nonni

Dal 2005, in Italia, il riconoscimento che si deve a queste figure si è concretizzato con la giornata o “festa dei nonni” che si celebra il 2 ottobre di ogni anno, giorno in cui si festeggiano gli angeli custodi, associando così la figura dei nonni a quella di coloro che accudiscono.

A Conversano da ormai diciannove anni l’UPTE (università della terza età), in collaborazione con il CCR
(consiglio comunale dei ragazzi), l’amministrazione comunale e le scuole elementari e medie della città, organizza un concorso dove i ragazzi vengono invitati a scrivere storie che abbiano come protagonisti i propri nonni.

E il 2 ottobre a Conversano ci sono state le premiazioni e la lettura dei testi premiati.

Le belle storie lette parlavano di emigrazione, aneddoti sul lavoro e anche di ex fidanzate. Quasi tutti i racconti, conditi da qualche frase in dialetto (non fa mai male), sono risultati divertenti, emozionanti e ci hanno consegnato uno spaccato della nostra società di circa cinquanta- sessanta anni fa.

A fine manifestazione abbiamo chiesto ad alcuni presenti cosa si prova ad essere nonni.

Nonna Franca, insegnante in pensione, presente perché sua nipote Francesca è stata premiata ci ha detto: “Essere nonni è una fase significativa nella vita di ognuno di noi, è un momento in cui  puoi ricominciare ad essere importante all’interno della famiglia. I nipoti sono un’iniezione di giovinezza per noi che siamo, ormai, nella maturità avanzata e ci fanno sentire vivi con i loro continui “perché e quando”, infatti noi siamo la loro memoria storica sia all’interno della famiglia, sia del mondo in cui viviamo. Siamo il loro punto fermo, la loro roccia, i loro “supereroi” soprattutto quando risolviamo i loro piccoli problemi quotidiani e li accogliamo tra le nostre braccia asciugando una lacrimuccia. I nipoti, spesso, accettano qualche rimprovero più dai nonni che dagli stessi genitori, perché capiscono che servono per aiutarli a crescere. Se poi, abbiamo delle conoscenze acquisite durante la nostra vita, non conserviamole per noi, anzi poiché non ci servono più, trasmettiamole a loro affinché ne facciano tesoro e le conservino nei loro cuori insieme al ricordo delle persone che li hanno amati!

Alla stessa domanda nonno Talino, infermiere in pensione e nonno di quattro nipoti, ci ha detto: “ L’emozione è indescrivibile non la puoi né quantificare e neanche calcolare. E molto diversa dall’avere dei figli partendo dal dolore del parto a cui sei presente e i sacrifici che si fanno per educarli. Con i nipoti invece è gioia pura ed è per questo che per me questa giornata è bellissima perché è giusto associare i nonni agli angeli custodi, in quanto quel poco che noi facciamo per loro equivale al compito degli angeli.

Nonno Paolo, operaio dell’italsider in pensione, nonno di Paolo con gli occhi rossi per l’emozione ha detto:”Con i nipoti è bellissimo soprattutto per il tempo a disposizione. Disponibilità che con i figli non avevi. Pensa che la storia che ha raccontato a mio nipote non l’avevo mai raccontata ai miei figli”.

A tutti abbiamo chiesto come vedono il futuro per i propri nipoti. A questa domanda i visi si sono rabbuiati. La guerra alle porte, la precarietà della società preoccupano e non poco i nonni che però, salutandoci, hanno augurato un futuro roseo a tutti i nipoti del mondo e, come ci ha detto nonno Talino, “speriamo che l’intelligenza artificiale non alteri anche i rapporti tra le persone in futuro“.

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