Ci sono voluti mesi per l’individuazione del commissario del circolo PD di Conversano. E’ stato nominato Saverio Campanella, esponente del PD di Putignano, presidente del Consiglio Comunale dell’omonima città e molto vicino al deputato Ubaldo Pagano. E pare che ne abbia preso atto anche la commissione di garanzia.
La federazione provinciale si è data molto tempo per decidere lasciando, di fatto, il circolo del PD conversanese senza organismi direttivi per mesi.
L’ex segretario, Antonio D’Elia, si era dimesso dopo che molti aderenti al PD avevano sottoscritto un documento in cui chiedevano le sue dimissioni per non meglio precisati e mai evidenziati motivi.

Una lettera i cui effetti D’Elia aveva previsto dimettendosi e vanificandone i contenuti, prima che fosse discussa nel consiglio direttivo nella sede di via Mazzini e prima che si mettesse in moto ogni processo previsto dallo statuto. Ancora oggi nessuno conosce i motivi per cui D’Elia sia stato sfiduciato dalla sua sezione, sembra però non proprio da tutti, dopo che il risultato elettorale delle Europee del giugno scorso era stato particolarmente gratificante: il PD di Conversano aveva superato il 50% dei consensi se pur trascinata dall’effetto Decaro.
Intanto in questi mesi di “vacatio” il PD non ha potuto prendere posizione su alcuni temi politico-amministrativi, né ha potuto dare risposte ai possibili alleati del centrosinistra che gli ponevano quesiti sulla necessità di avviare un percorso politico in vista delle elezioni amministrative del 2025 o 2026 (la data è ancora da definire).
L’arrivo del commissario Campanella (ha svolto la funzione di commissario anche per i democratici di Monopoli) nel circolo dei democratici di Conversano, sembra una vera e propria anomalia in quanto il circolo non ha problemi di leadership o di rapporti di forze. E’ netta e chiara a tutti la situazione che vede un gruppo egemone da tempo al quale coloro che si sono opposti lo hanno fatto con coraggio ma scarsi risultati, sia politici che numerici.
Gli osservatori esterni si interrogano sui motivi per cui si è arrivati alla nomina del commissario ipotizzando anche una precisa volontà superiore di affidare ad un commissario, e non ad un organo del partito costituito regolarmente come una segreteria o un direttivo, l’onere di scelte impopolari o difficili che dir si voglia. Il tutto legato alle prossime alleanze che potrebbero vedere lo sconvolgimento dell’ordine costituito e degli schieramenti.
Le domande più ricorrenti in città e soprattutto negli ambienti politici sono due:
1) Il PD asseconderà l’accordo in atto tra il sindaco Giuseppe Lovascio e l’eurodeputato Antonio Decaro?
2) Il PD contribuirà da subito ad avviare il percorso di formazione di un campo riferito al centrosinistra o rimarrà a guardare?
Domande a cui gli esponenti del PD locale non hanno risposto fino a questo momento rimanendo nell’ombra, ma che potrebbero trovare risposte dal commissario Campanella che incontrerà gli aderenti al circolo venerdì prossimo 25 ottobre e che, come è noto, non ha alcun obbligo politico dovendo solo ascoltare gli aderenti al partito e decidere con una certa autonomia. Se ne capirà di più e ulteriormente non appena sarà chiara l’intenzione e il mandato ricevuto dal commissario. Se si tratterà di un commissario “a tempo” la partita è tutta da giocare, se si tratterà di un commissario che si insedia senza limite di tempo (potrebbe essere anche quello necessario per arrivare alle prossime elezioni amministrative) il PD di Conversano potrà sentirsi libero di decidere ogni tipo di alleanza.
A decidere sarebbe, in questo caso, il commissario e gli organi direttivi provinciali e regionali con alcuni dei referenti locali.