E’ stato un confronto duro quello organizzato in diretta facebook dalla redazione di Oggiconversano.it e trasmesso mercoledì 20 novembre scorso. Un confronto che ha visto in studio con Gian Luigi Rotunno (Oggiconversano.it), Alessandro De Robertis (ingegnere e disability manager) e Giovanna Lombardo (cittadina di Conversano, non vedente); in collegamento Chiara Pagnozzi (Oggiconversano.it) con Ciccio Magistà e Dino Ridolfi (Oggiconversano.it) con Giuliana Ferretti.
Uno spaccato della situazione delle nostre strade, piazze, arterie più importanti e meno trafficate. Camminare in città, a volte, è impossibile.
Attraversare strisce pedonali con una carrozzella per poi ritrovarsi di fronte, anziché uno scivolo a norma, un marciapiede come muro invalicabile.
Oppure, come in via Matteotti, trovare di fronte alle strisce pedonali sia un marciapiede che un dissuasore. Percorrere via Monopoli in carrozzella, perché disabili o perché genitori di bambini, e doverlo fare solo in controsenso e invadendo la careggiata destinata al percorso degli autoveicoli.
Recarsi in carrozzella al bancomat dell’ufficio postale di via Monopoli e non poter fare operazioni di prelievo di denaro per l’altezza della tastiera e ostacoli per arrivarci.
Accorgersi che anche in via Iaia, di recentissima riqualificazione con la presenza di una pista ciclabile (o ciclopedonale?), non sono stati previsti scivoli in corrispondenza di strisce pedonali.
Sono solo macro esempi di una situazione insostenibile in una città che presenta caratteristiche di impercorribilità in molti dei suoi punti. La domanda emersa durante il dibattito (nel video in questa pagina) è stata perentoria: “Possiamo definire la nostra Conversano accessibile e fruibile? Non è il momento di fare tutti autocritica e dare inizio ad una nuova cultura della città a partire dalle decisioni, dalle progettazioni e realizzazioni di interventi nei luoghi pubblici e anche privati?“
Domande a cui hanno risposto, con i loro interventi in studio: Giovanna Lombardo che ha elencato puntualmente i problemi che incontra, da non vedente, mentre attraversa la città per la sua quotidianità; Alessandro De Robertis che ha commentato con dovizia di particolari le immagini di alcuni punti “neri” dove segnali verticali, insegne e barriere di ogni tipo si incrociano impedendo completamente l’accessibilità di spazi pubblici ed esercizi privati; Ciccio Magistà e Giuliana Ferretti che hanno mostrato come in giro per le strade le insidie sono tantissime e non consentono a carrozzine o anziani, oppure giovanissimi, di attraversarle in sicurezza. A volte non consentono di attraversarle in nessun modo; Maddalena Coccagna, docente dell’Università di Pisa e componente del CERPA (Centro Europeo di Ricerca e Promozione dell’Accessibilità) che ha sottolineato soprattutto il cambio del paradigma anche sotto l’aspetto lessicale: “Non dobbiamo più parlare di barriere architettoniche, bensì di diritti delle persone all’accessibilità” e ha evidenziato quanto sia importante il ruolo dei progettisti oltre che delle pubbliche amministrazioni.
La sollecitazione finale che ha trovato subito il favore di tutti gli ospiti intervenuti, compresi alcuni ascoltatori, è stata quella di proporre alla pubblica amministrazione, in questo caso quella di Conversano, una costante consultazione. Prima naturalmente di ogni progetto e intervento urbanistico di qualsiasi tipo riguardante le strade e gli spazi pubblici, al quale far partecipare associazioni che si interessando di disabilità e centri di ricerca come, per esempio il caso del CERPA. Una consultazione preventiva per le nuove realizzazioni e interventi che non deve escludere un piano immediato per liberare la città dai suoi ostacoli che si sono sedimentati nel tempo.