Se solo i cittadini elettori si recassero in aula o si collegassero sul canale youtube con la voglia di capire qual è il lavoro svolto dai propri rappresentanti, probabilmente si farebbero un’idea di quanto sia umiliante per l’istituzione del proprio comune assistere a scene tipo quella (non l’unica) del 31 dicembre scorso. Il Consiglio Comunale è finito con sole sette presenze di cui cinque in aula e due in collegamento, non si sa da quale luogo, in remoto. Una pratica che ormai è diventata prassi nel Consiglio Comunale di Conversano dove nemmeno l’esperienza del presidente Gungolo è riuscita a dare dignità ai lavori del consiglio.
Subito dopo il periodo della pandemia, il Consiglio Comunale di Conversano ha continuato, imperterrito, a consentire ai consiglieri di collegarsi da remoto, dal proprio posto di lavoro, dalle proprie automobili in corsa, dalle strade ecc… Veramente una offesa vera e propria alla dignità dell’assemblea dei rappresentanti dei cittadini.
Ci sarebbe da chiedersi: chi tra i consiglieri eletti ha veramente voglia di lavorare per la città? Chi dà importanza al ruolo ricevuto dai cittadini per dedicare tempo alla cosa pubblica? E’ un discorso che riguarda tutte le parti politiche rappresentate in consiglio comunale senza alcuna eccezione. In questi primi quattro anni se ne sono viste di tutti i colori con consiglieri presenti da remoto solo nominalmente e formalmente, senza alcun intervento o contributo. Consiglieri beatamente in auto che seguivano il Consiglio Comunale risultando presenti e altri che si collegavano pur di non risultare assenti dai lavori e perdere il posto in Consiglio Comunale dopo eventuali assenze ingiustificate.
La situazione dello svolgimento dei Consigli Comunali vede, quindi, da una parte il completo disinteresse dei cittadini che disertano l’aula e dall’altra un comportamento di consiglieri comunali, naturalmente non tutti, che danno all’assemblea un significato relativo e per niente istituzionale.
Cominciano ad esserci reazioni indignate a questo andazzo, come quella di Gianvito Vitto (PD), ex assessore ai Lavori Pubblici nella giunta Loiacono: “L’auspicio e l’invito per il prossimo anno è che il Consiglio Comunale torni ad essere frequentato almeno dai Consiglieri. I collegamenti da remoto, con primi piani alla guida o dal divano di casa, sviliscono il senso di questa assemblea pubblica così importante e non invogliano i cittadini a frequentare l’aula consiliare ormai deserta“.
Non sono pochi coloro che auspicano un deciso intervento sia del presidente del Consiglio Comunale Gungolo che che del sindaco Lovascio, oltre che del segretario comunale. Soprattutto i primi due, rivestendo una carica elettiva da quasi tre lustri, potrebbero riportare un pò di dignità istituzionale in organi così importanti per il funzionamento della democrazia in città. Convincendo alcuni consiglieri che la massima assemblea comunale non è un bazar ma rappresenta il cuore della città, o almeno dovrebbe rappresentarlo.