E’ uno di quei casi in cui l’artista colpisce nel segno. Ad ispirare Gianni Lestingi, e il suo estro, la tragedia dell’Olocausto e, soprattutto, la Giornata della Memoria. Così in una delle sedi della Galleria d’Arte, messa a disposizione in largo Cattedrale da Lucilla Tauro che ne ha immediatamente colto la portata, Lestingi ha esposto le sue opere e la sua idea geniale: trasformare i loghi più famosi riguardanti i marchi di abbigliamento, in messaggi che ricordano e riportano alla memoria l’Olocausto. Non un metodo banale ma un’idea che contiene la provocazione e, soprattutto, il concetto di memoria con tutta la sua importanza.
E così il logo della Levis diventa “Primo Levi“, quello dell’Ellesse diventa “Essesse“, quello della Fila diventa “Tutti in fila“. La visita all’interno del locale espositivo in largo Cattedrale, consigliatissima, sarà possibile farla fino a domenica 2 febbraio a partire dalle 18.30.
Questo lavoro grafico è un omaggio al Giorno della Memoria, commemorato attraverso una rielaborazione concettuale dei marchi di abbigliamento tra i più diffusi – afferma Gianni Lestingi.
Per l’occasione, indossiamo idealmente le tracce dell’orrore della Shoah, manifestando la comune volontà di
riconoscere, ripudiare e reprimere il Male, partendo dalla Storia.
L’artista conversanese, che avevamo avuto modo di seguire nel luglio 2021 (https://www.oggiconversano.it/2021/07/02/spasso-per-vie-darti/) con un’altra sua esposizione di opere costruite con materiale di raccolta sul litorale di Cozze, aveva già mostrato segni tangibili di una originalità ed estrosità che trova conferma a distanza di quattro anni nella speranza che possa continuare con ulteriori proposte. Teniamocelo stretto.
