Matteo Salzo, medico 65enne, è stato consigliere comunale di maggioranza nel quinquennio 2008/2013, rivestendo la carica di capogruppo di Forza Italia. Nel 2020 si è candidato a sindaco della città con un raggruppamento di centrodestra. Dalla fine di quella campagna elettorale – “dopo la quale non ho ricevuto nemmeno una telefonata di cortesia da Forza Italia” – non ha più preso posizioni politiche pubbliche, pur continuando a seguire le vicende della città, come ci tiene a specificare.
Si definisce uomo di centrodestra ma, soprattutto “un fittiano” di vecchia data, in riferimento alla sua antica vicinanza politica e amicizia all’attuale commissario europeo Raffaele Fitto.
Noto per la sua schiettezza, non si smentisce durante questa video-intervista chiarendo il suo punto di vista sul centrodestra, sull’amministrazione comunale e sull’opposizione.
“Alla destra manca tutto, non ha nemmeno una sede. Mi chiedo: c’è qualcuno?“, specificando di stimare molto, comunque, la segretaria del circolo conversanese di Fratelli d’Italia Serena Perrone.
Giudica il sindaco Lovascio ma non la sua coalizione variegata e formata da liste di centrodestra e centrosinistra: “Lovascio riesce a tenere a bada tutte queste anime. E’ un domatore di circo a livello mondiale“.
E l’opposizione? “Semplicemente non c’è. Il mio è solo un giudizio politico e non personale“.
Sul possibile candidato sindaco del centrodestra alle prossime amministrative del 2026, ritiene che a Conversano ci sia una donna di centrodestra, di cui non fa nome, capace di potersi cimentare in una competizione elettorale con competenza e determinazione.