Il centrosinistra unito dice basta ai consiglieri collegati da casa in pantofole: “La democrazia ha bisogno di presenza fisica”

Gli ultimi anni, soprattutto dal periodo pandemico in poi, il guardare lo svolgimento dei Consigli Comunali, e delle commissioni consiliari, avrebbe potuto fa venire l’orticaria a chi ha sempre considerato quei luoghi come l’avamposto della democrazia. Consiglieri comunali in collegamento da auto, salotto delle proprie case, poltrone, banche ha determinato uno sfarinamento del concetto stesso di istituzione ridotta a bivacco e non al ruolo di massima espressione di rappresentanza della città.

Il Consiglio Comunale di Conversano sembra essersi ormai abituato a “strapazzare” il suo funzionamento come se fossimo ancora nel periodo pandemico. Tutto ciò non è sfuggito a tanti cittadini e forze politiche che hanno più volte segnalato al presidente del Consiglio Comunale Carlo Gungolo quest’anomalia e questo caos nel vedere sedute di qualche ora svolgersi nella più totale confusione e disordine.

Il tema del funzionamento del Consiglio Comunale e delle commissioni, oltre all’ora di convocazione degli stessi (cosa che il più delle volte è il motivo stesso di una pressocché nulla partecipazione di cittadini), è stato il motivo di incontro di partiti e movimenti che si riconoscono nel centrosinistra. I quali, sia quelli rappresentati in Consiglio Comunale che non rappresentati, hanno deciso di sottoscrivere un documento (riportato qui sotto) con il quale fanno richieste precise al presidente del Consiglio e all’amministrazione tutta.

COMUNICATO CONGIUNTO dei gruppi politici di centrosinistra di Città di Conversano

LA POLITICA TORNI AD ESSERE LUOGO ACCESSIBILE E PARTECIPATO

La vita democratica di una comunità si costruisce attraverso i suoi momenti ed i suoi luoghi che da sempre rappresentano un punto di riferimento fondamentale per la partecipazione dei cittadini. Questa condizione, nella nostra città, appare compromessa con particolare riferimento ai Consigli comunali che negli ultimi anni si tengono nella tradizionale aula consiliare spesso tristemente vuota, complice anche il crescente ricorso alla modalità online.

Una situazione che non solo ha distolto l’attenzione dai luoghi simbolo della democrazia, ma ha anche condizionato il funzionamento stesso delle istituzioni locali, rendendo per un verso la partecipazione politica meno tangibile e più distante dai cittadini e, per altro verso, meno incisivi i criteri per la validità delle sedute. Se inizialmente la modalità online era stata introdotta per garantire la continuità dell’amministrazione durante il periodo di emergenza sanitaria, successivamente è diventata una soluzione permanente, generando un progressivo impoverimento della funzione, del controllo e del confronto, sia per il Consiglio Comunale, sia per le commissioni: le sessioni consiliari, infatti, appaiono sterili e prive di dialettica, svilendo in diverse occasioni il pensiero politico ed amministrativo dei singoli rappresentanti.

Seppure diversi consiglieri comunali non si avvalgano di questa modalità e continuino a partecipare attivamente in presenza, contribuendo così al dinamismo e al valore delle sedute, il perdurare della modalità “mista” dimostra come le istituzioni stiano perdendo l’opportunità di trasmettere un messaggio forte e chiaro sulla responsabilità di rappresentare i cittadini in modo autentico e coinvolgente.

Molto spesso si lamenta la distanza tra i cittadini e la politica, ma ci chiediamo: come è possibile avvicinarsi alle istituzioni se le stesse non occupano i luoghi deputati all’esercizio della politica?

La politica deve essere visibile, accessibile, e, soprattutto, deve svolgersi in un contesto che permetta a tutti di parteciparvi attivamente. Quando la partecipazione viene ridotta o mediata dalla tecnologia si perde il contatto diretto con la comunità rischiando di alienare ulteriormente la cittadinanza dalla vita politica e, talvolta, si potrebbero determinare condizioni favorevoli ad un non coretto ed adeguato rispetto della norma. Per favorire una partecipazione più ampia e coinvolgente, sarebbe quindi opportuno ripensare anche gli orari di convocazione dei consigli comunali, prediligendo quelli pomeridiani a quelli antimeridiani, quando la maggior parte dei cittadini è impegnata nelle proprie attività lavorative. Questo piccolo, ma significativo cambiamento, potrebbe rendere il consiglio comunale più accessibile e aperto alla partecipazione di un numero maggiore di cittadini con un impatto efficace sulla qualità del dibattito pubblico.

Per queste ragioni chiediamo che
1) i Consigli Comunali, le Commissioni Consiliari permanenti e speciali vengano svolte solo ed esclusivamente in presenza, con l’eccezione dei componenti impossibilitati da condizioni di disabilità;
2) si torni a convocare i Consigli Comunali in orario pomeridiano in modo da favorire una maggiore partecipazione alla vita democratica della nostra città, con l’obiettivo di rafforzare il legame tra i cittadini e le istituzioni, ridurre il distacco dalla politica e restituire al Consiglio Comunale la sua funzione di luogo vivo e partecipato di confronto democratico.

Conversano Bene Comune

Partito Democratico Conversano

Giovani Democratici Conversano

Partito Socialista Italiano Sez. Conversano

Partito Rifondazione Comunista Conversano

Valore Futuro – Movimento politico

QUARK

Cittadini Protagonisti

Movimento Politico Punto

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