Altro che Giardino Storico di Puglia: in Villa Garibaldi le erbacce continuano ad infestare aiuole e pavimenti. Le foto

Come se niente fosse successo. A quasi una settimana dalla caduta del pino che miracolosamente non ha causato danni alle persone, la situazione del verde pubblico in Villa Garibaldi non ha subito alcuna variazione. E le aiuole piene di erbacce (vedi foto in fondo a questo articolo) continuano a dare la sensazione di degrado e incuria, per non dire abbandono. C’è da chiedersi cos’altro deve accadere per convincere l’ufficio che dovrebbe prendersi cura del verde pubblico di intervenire non sporadicamente ma con continuità per la manutenzione degli spazi comuni.

L’amministrazione comunale ha parlato per bocca del sindaco, intervistato da un’emittente locale di Monopoli. Una specie di monologo nel quale il primo cittadino ha ammesso che la situazione di quegli alberi era nota, che “gli agronomi discutevano” e che c’erano diverse opinioni sulle soluzioni e che la pec inviata dal cittadino il giorno prima dell’incidente, nella quale si diffidava il Comune di Conversano ad intervenire con immediatezza per il pericolo incombente, è stata letta in Comune il giorno stesso della caduta dell’albero.
E, ha aggiunto il sindaco: “Questo pericolo si percepiva poco“.
Nulla, però, è stato detto circa il programma di manutenzione vigente e la programmazione per il futuro.

Silenzio assoluto, invece, da parte di quei consiglieri comunali sempre pronti a magnificare l’inimmaginabile ma, in questo caso, silenziosi come non mai e con la testa china.

Al momento, quindi, non si conosce il programma della pubblica amministrazione circa la manutenzione del verde pubblico e della messa in sicurezza di tutti i siti e gli alberi potenzialmente pericolosi.

Villa Garibaldi, è noto, è censita nell’elenco dei Giardini Storici di Puglia ed è tra i più estesi giardini storici di proprietà comunale. Non è interamente vincolata come bene di rilevante interesse culturale (lo è la sua torre) ma ha i consueti vincoli urbanistici e paesaggistici (da PRG).

La descrizione ufficiale di Villa Garibaldi, come giardino storico, è la seguente:
Situato in zona urbana, il giardino insiste su un ampio banco di roccia; è fiancheggiato da via della Vittoria, piazza Castello e – sul lato Sud – da scalinata Villa Garibaldi e dalle mura medievali che cingono il centro storico.
Interamente recintata, la Villa è accessibile negli orari di apertura al pubblico. L’ingresso principale, caratterizzato da una breve scalinata, si apre su piazza Castello; sulle colonne ai lati del cancello, l’intitolazione della villa a Giuseppe Garibaldi. Un accessorio secondario è collocato sul versante Ovest, di fronte al monumento ai Caduti. Il giardino è un parco pubblico di proprietà del Comune di Conversano.
La villa occupa un’area denominata Palo lo Pale , uno sperone roccioso che consente di godere di una suggestiva veduta panoramica sul territorio circostante e di un vento fresco e costante; per l’amenità della posizione, il Palo era utilizzato già nel XV secolo dalla cittadinanza per gradevoli passeggiate fuori porta. Quando, nei primi decenni del 1800, la città di Conversano fu interessata da importanti cambiamenti urbanistici (demolizione della Porta maggiore, colamento dell’antico fossato, creazione di largo della Corte) si pensò che la località fosse naturalmente la più adatta per la creazione di un giardino pubblico.
La realizzazione dell’opera fu il risultato di una serie di interventi distanziati nel tempo, coordinati in un progetto unitario solo verso la fine del secolo. La configurazione odierna è opera del famoso architetto conversanese Sante Simone, che lavorò al progetto tra il 1866 e il 1889; in un piano di espansione della città elaborato nel 1861, lo stesso Simone aveva già collocato in quell’area una Villa comunale.
Il Comune di Conversano acquistò alcuni terreni privati, per ampliare l’area da destinare al giardino, e la torre Martucci, da destinare a cisterna per la raccolta delle acque necessarie a piante e fontane. Sulla torre – situata lungo le mura del centro storico, in cima alla scalinata Villa Garibaldi e parzialmente inclusa all’interno della recinzione – è stata affissa nel ‘900 una lapide dedicatoria in memoria dell’architetto Simone.
L’impianto è quello tipico del giardino all’italiana, con una scansione geometrica e simmetrica degli spazi. Dall’accesso principale, un lungo viale ombreggiato da lecci e dotato di panchine conduce ad uno spazio aperto, caratterizzato da un’aiuola centrale ottagonale bordata da una bassa siepe.
Il versante Ovest del giardino presenta passeggiate e scalinate prospettiche, che si snodano tra aiuole mistilinee organizzate secondo un disegno simmetrico intorno ad una fontana monumentale. Di forma circolare, la fontana è costituita da una vasca interrata in pietra, sormontata da una bassa ringhiera metallica; al centro, una statua in marmo bianco su un basamento roccioso irregolare. La fontana è circondata da siepi basse, geometricamente sagomate, con due accessi definiti lateralmente da pilastri sormontati da fioriere; Fortemente deteriorata, è stata restaurata completamente nel 2011.
La villa è interamente circondata da una recinzione costituita da un muro in pietra sormontato da una ringhiera metallica.

Può un Giardino Storico di Puglia essere abbandonato a se stesso? E’ la domanda a cui nessuno dal palazzo municipale riesce a dare risposte.

In tutte le foto le erbacce e il degrado in Villa Garibaldi, censita come Giardino Storico di Puglia

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