Quando sognerai di un mondo che non è mai esistito o di uno che non esisterà mai e in cui sei di nuovo felice, vorrà dire che ti sei arreso (Cormac McCarthy, La strada)

Anche se ho insegnato per tanti anni Matematica Applicata, e quindi, essendo di formazione e professione molto legato alla scienza e ai suoi dettami, confesso di essere sempre stato molto attratto dalle coincidenze, e quando mi imbatto in una nuova perpetuo il senso di mistero e di meraviglia nei suoi confronti.

Questa volta la coincidenza è successa proprio mentre stavo cercando un argomento per questa puntata del sassolino. Ve la racconto.

Essendo oggi il 19 marzo, giorno dedicato ai papà, mi sarebbe piaciuto trovare qualcosa di attinente. Dopo alcuni tentativi infruttuosi, ho lasciato perdere per un po’ e ho pensato di fare altro. Mi sono ricordato che avevo da leggere un libro per il prossimo incontro con un gruppo di lettura di cui faccio parte. Pertanto ho deciso di prenderlo dalla pila di libri da leggere che avevo sul tavolo per rendermi conto di che cosa trattasse. L’ho sfogliato e sono andato a vedere l’ultima pagina, per cominciare a pianificare le pagine giornaliere da leggere. L’occhio è poi caduto involontariamente nella pagina successiva, dove era scritta una nota che diceva che la citazione in epigrafe – ossia posta all’inizio del romanzo – era tratta dal libro “La strada” di Cormac McCarthy. 

Sono sobbalzato, perché quel romanzo, che ho letto, mi è rimasto molto impresso perché è la storia di un padre e di un figlio che vagano in un modo distrutto alla disperata ricerca di un luogo in cui riuscire a continuare a vivere. Il punto di vista è quello del padre che ha come unica preoccupazione il futuro del figlio. Il libro è molto bello, perché, pur trattandosi di una storia di fantascienza, i suoi significati simbolici sono molto profondi. Per inciso c’è già stato un sassolino dedicato a quel libro.

Sono andato quindi a leggere la citazione a inizio libro e mi è piaciuta così tanto che ho deciso di riportarla, considerando che la persona che sta parlando è proprio un padre. Ma le coincidenze non si fermano qui. Leggendo il risvolto di copertina del libro che avevo in mano – “La neve in fondo al mare”, di Matteo Bussola – ho scoperto che la storia che mi toccherà leggere riguarda un padre e un figlio che si trovano in un reparto di neuropsichiatria infantile. 

Insomma, il caso mi ha fatto trovare esattamente quello che cercavo…

Ora dovrei commentare la citazione iniziale. Questa volta preferisco esimermi, non solo perché è molto enigmatica – e va lasciata alla libera interpretazione del lettore – ma anche perché molto spesso in un viaggio non è la meta che interessa ma il come ci si arriva.

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