Non è un buon momento per i rapporti tra parte del personale del Comune di Conversano e l’amministrazione e le sue scelte. Nei giorni scorsi il Sindaco ha decretato una proroga di 60 giorni per i nove direttori d’Area, con scadenza al 31 maggio 2025.
Un decreto che ha nuovamente sorpreso in quanto questa brevissima proroga risponde soprattutto ad una indecisione sul da farsi su alcune direttrici e direttori d’Area. Da tempo è in atto una diatriba in seno alla maggioranza, sia nell’ambito del governo che in quello del gruppo consiliare. Alcuni direttori d’Area sono stati sul punto di non essere riconfermati per esplicita richiesta di parti della maggioranza, altri sono stati quasi imposti “politicamente”, come si usa dire in questi casi.
Sta di fatto che il sindaco da tempo cerca di rinviare le decisioni, consapevole del fatto che lo spostamento o il declassamento di qualcuno dei direttori potrebbe, a cascata, determinare tali e tanti scontenti da compromettere seriamente la tenuta della maggioranza di governo.
In questo clima nei giorni scorsi sono state protocollate due note di due funzionari comunali indirizzate alla giunta e al segretario generale. In una di queste una dipendente comunale ha rinunciato formalmente alle “specifiche responsabilità” (un istituto che prevede indennità aggiuntive per coloro che svolgono funzioni particolari). Nell’altra, invece, un dipendente comunale ha chiesto di essere trasferito in altro ufficio “per motivi personali“, non specificando nient’altro.
Due lettere che, al momento, non hanno sortito alcun effetto, almeno ufficialmente, ma che sono il sintomo di uno scontento ormai manifestatosi, clamorosamente, con la protocollazione di due note che segnano il disagio causato dalle incertezze delle scelte politiche.
Da una parte c’è il sindaco che con queste proroghe cerca di prendere tempo fino a fine consiliatura (primavera 2026), dall’altra una guerra tra assessori tutti intenti a proteggere alcuni responsabili d’Area. In mezzo a questo gioco i dipendenti, alcuni dei quali ormai esasperati hanno deciso di contestare, se pur con garbo, le ultime proroghe rimettendo chi l’indennità aggiuntiva chi la permanenza in uffici fondamentali per il funzionamento della macchina amministrativa.
In questa situazione che in molti definiscono di estrema freddezza di rapporti e in un clima assolutamente “imbarazzante”, ciò che viene alla ribalta è l’assenza dei sindacati oltre al silenzio del segretario generale e dell’assessore al Personale.
Basterebbe parlare con un solo dipendente per ufficio e prendere coscienza di una situazione che per quanto la si voglia nascondere o farla diluire nel tempo, presenta evidenti segnali di insofferenza. E si sa che quando cova il fuoco sotto la cenere, l’esplosione potrebbe solo essere prorogata. Ma non per sempre.
Quello che sembra un discorso interno al funzionamento della macchina amministrativa, in realtà è uno scontro politico che riversa i propri effetti su larga parte del personale del Comune di Conversano. Che ha cominciato a farsi sentire.
La discussione in maggioranza verte sulla necessità o meno di conservare l’Area “Demografici“, ritenuta da molti inutile e comunque facilmente integrabile con quella degli Affari Generali, per sostituirla con una terza Area tecnica (da aggiungere a quelle riguardanti i lavori Pubblici e l’Urbanistica) che possa seguire, più e meglio, tutto il settore Ambiente e Territorio. Se vogliamo il più contestato, quanto ad inefficienza, da parte della maggior parte dei cittadini che lamentano incuria e mancata manutenzione in città.