L’intervento di Alessandro Rutigliano, riconfermato presidente del comitato Pastori della Costa
Conversano – In seguito alla pubblicazione della Legge Regionale n. 30 del 21 settembre 2020 recante il titolo ““Istituzione dei parchi naturali regionali ‘Costa Ripagnola’ e ‘Mar Piccolo’”, il comitato dei “Pastori della costa – parco subito”, ora divenuto “i pastori della costa – dalla collina al mare” da sempre promotore dell’istituzione di un’area costiera e marina protetta, in territorio di Polignano a mare che faccia da connessione tra i territori limitrofi di Conversano, Mola di Bari e Monopoli, ha da subito espresso forte delusione per il risultato ottenuto.
Ripercorrendo i fatti che hanno preceduto l’istituzione del parco di Ripagnola, dapprima la Giunta Regionale presieduta da Michele Emiliano, il 25 febbraio scorso, ha emanato un disegno di legge che forniva forti garanzie di tutela, inserendo anche l’area marina prospicente, successivamente, durante il passaggio in Consiglio Regionale, per via dell’ostracismo nei confronti della legge perpetuato da alcuni componenti di maggioranza, portavoci di interessi territoriali, diversi da quelli della tutela del territorio, si sono avuti degli stravolgimenti negli articoli di legge, che poco hanno a che fare con la salvaguardia dei valori identitari, anzi che consentono di superare addirittura le regole urbanistiche fino ad allora vigenti.
In particolare si evidenzia, in un esposto-istanza inviato alla presidenza del Consiglio dei Ministri da parte di un altro comitato, “i gabbiani della costa”, appositamente istituito per rispondere celermente alle questioni di illegittimità costituzionale della Legge riscontrate, che:
- per la prima volta una legge istituiva di un Parco Naturale Regionale, individua l’area e le superfici a diverse esigenze di tutela, su basi catastali individuali, piuttosto che su studi conoscitivi dettagliati del territorio;
- le aree dei trulli appartenenti al progetto SERIM di riqualificazione turistica dell’area, oggetto di sequestro da parte della magistratura a seguito di un esposto risalente al 2019, in cui si denunciavano irregolarità progettuali, vengono declassate a zona 2 e 3 nelle quali è possibile attuare interventi di ristrutturazione edilizia;
- sull’intero territorio del parco, limitatamente ai territori costieri, è possibile la realizzazione di strutture amovibili così come disciplinate dall’articolo 45, comma 3, lettera b3) delle Norme tecniche di attuazione (NTA) del PPTR.
Il comitato insieme ad altre associazioni e comitati intervenuti in questi anni in vari eventi e manifestazioni, persegue la via dello sviluppo sostenibile di un’area di pregio naturalistico, storico e culturale del sud-est barese qual è la costa di Polignano e Ripagnola in particolare, per la presenza dei famosi trulletti, le numerose grotte abitate sin dalla preistoria e le incontaminate calette rimaste intatte da millenni. Questo impegno è fortemente sentito dai cittadini di diversi comuni dell’interland barese, che prestano il loro tempo gratuitamente affinché questo fine venga raggiunto. Per questo il comitato “i pastori della costa – dalla collina al mare”, ha dovuto riallinearsi al nuovo scenario che si è venuto a delineare, redigendo e approvando all’unanimità nel pomeriggio di venerdì 30 ottobre 2020, durante un’assemblea svoltasi via internet, il nuovo statuto che gli permetterà così di prendere iniziative, domande, petizioni, azioni sociali, politiche, legali, nonché giudiziarie, in ogni sede giurisdizionale competente, allo scopo di salvaguardare il territorio del sud-est barese, con specifico riferimento alle aree dei territori prima citati.
Nella stessa assemblea i componenti hanno ritenuto di confermare per il lavoro svolto il ruolo di presidente ad Alessandro Rutigliano, già portavoce ed altri 6 componenti del direttivo quali Katia Bianco, Maria Damato, Comasia Brandi, Vittorio Farella, Fabio Modesti e Dino Logreco.
Comitato “I Pastori della Costa”
Il PRESIDENTE
Alessandro Rutigliano