Casa di riposo “Il Vivere Insieme”, la ASL dispone urgenti misure sanitarie per la gestione dei casi nella struttura

La nota indirizzata anche al Sindaco di Conversano

Conversano – Nell’attesa di ricevere notizie ufficiali circa il numero dei casi di positività all’interno della struttura “Il Vivere Insieme“, la ASL con una nota datata 3 dicembre, indirizzata al Direttore del Distretto Socio Sanitario, dr. Antonio Milano, e per conoscenza al primo cittadino e a tutta la filiera istituzionale della sanità regionale, ha disposto con “decorrenza immediata, la delega alla S.V. ad assumere decisioni sanitarie di carattere urgente per la verifica e l’eventuale supporto alla gestione dei casi presenti all’interno della struttura, attivando ogni forma di raccordo con i medici di Medicina Generale degli assistiti ivi presenti, con gli ambiti territoriali competenti, per gli aspetti sociali, con tutti gli enti coinvolti e/o da coinvolgere per la gestione dei singoli casi, e con il Dipartimento di Prevenzione per la pianificazione delle attività di verifica e monitoraggio degli utenti e degli operatori residenti nella struttura, invi inclusa la gestione dei medici USCA, per la struttura …”.
La nota continua con la questione legata alle carenze assistenziali infermieristiche e ausiliari che vanno reperite “in via prioritaria, direttamente dal gestore della Residenza e che l’eventuale supplenza da parte della ASL è attivata soltanto in via straordinaria e temporanea, a carattere oneroso, e solo ove compatibilmente con le preminenti attività istituzionali ed emergenziali in essere“.
Un intervento, quello sollecitato dal Dipartimento di Prevenzione sin da ieri, che porta le firme del direttore della ASL Sanguedolce, del Direttore Sanitario Fornelli e di quello Amministrativo Capochiani.
Quindi la situazione sanitaria è adesso nelle mani del dr. Milano, direttore del Distretto, che dovrà reperire personale interno per svolgere attività di gestione dei casi nella struttura. Questo solo nel momento in cui il gestore della stessa non riuscisse ad assicurare personale idoneo. E gli interventi della struttura pubblica, eventuali, sarebbero comunque a titolo oneroso per il gestore, come disposto dalle norme.
In città cresce l’ansia per i risultati dei tamponi che tutti sperano possano essere ridimensionati rispetto alle previsioni e da parte dei parenti degli ospiti della struttura c’è una tensione giustificata dall’impossibilità di poter vedere i propri cari in un momento così difficile.

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