Intervista al segretario del “Comitato per Cozze” Nico Colonna
Cozze (Mola di Bari) – Approfittando del periodo natalizio e della reclusione forzata legata al confinamento decretato dal Presidente del Consiglio e soprattutto nel rispetto delle norme vigenti, ho avuto una conversazione con Nico Colonna, segretario del “Comitato per Cozze”. Tema della conversazione è stato ovviamente Cozze e la sua mancata valorizzazione. Nico lo conosco da poco ma ho sempre avvertito nei suoi ragionamenti un amore profondo per il suo territorio, amore che lo ha portato a condividere i temi di Legambiente e anche a denunciare a più riprese, utilizzando i vari social, lo stato di degrado in cui Cozze versa. La sua passione per Cozze lo ha portato più volte a finanziare personalmente attività o parte del recupero di alcune strutture come per esempio la pineta della chiesa di San Ugo da subito ribattezzata dai residenti “Pinetina” perché luogo d’incontro dei nostri figli. In Pineta i ragazzi hanno organizzato spettacoli teatrali, laboratori di inglese, per imparare a giocare a scacchi, per fare la pasta fresca e molto altro. E’ diventato anche un luogo dove i nostri ragazzi hanno imparato a socializzare e a dimenticare i social e il mondo virtuale che sempre più spesso li allontana dalla realtà. La prima ovvia domanda che ho posto a Nico è stata:
Come nasce il tuo impegno per la frazione balneare di Cozze ?
Cozze mi ha visto crescere, i ricordi piu’ belli della mia adolescenza sono racchiusi ancora nei pochi metri della costa della frazione. Nel 2014 il totale degrado in cui Cozze era sprofondata ha fatto nascere in me un senso civico inaspettato, che ha portato ad organizzare con l’amico Dario Indolfi, un incontro pubblico tra residenti e amministrazione molese. Il grande interesse che questo incontro ha suscitato tra i residenti mi ha spinto a creare un database e successivamente un comitato civico dal nome “Per Cozze”. L’ idea era quella di dare voce alle esigenze dei commercianti e dei residenti, un comitato senza scopo di lucro regolarmente registrato presso l’ agenzia delle entrate. E’stato solo il primo passo. Grazie alla collaborazione dei membri del direttivo, si sono aggiunti man mano diversi canali social, che ci hanno permesso di contattare tutti coloro che hanno interesse a conoscere lo stato in cui versa la frazione (es. pagina Facebook “Cozze nel cuore”). Oggi interagiscono con noi oltre 1500 persone, un numero significativo che ha reso di dominio pubblico le problematiche di Cozze.
Poi la conversazione con Nico è continuata parlando sia del presente che del futuro della frazione di Mola di Bari.
Quali sono i risultati ottenuti dal comitato?
Nonostante il grande impegno profuso dal direttivo in questi 6 anni, i risultati sono pochi; le centinaia di sollecitazioni a firma del presidente Antonio Renna, vostro concittadino, pervenute ai vari enti molesi non hanno mai sortito le adeguate attenzioni. Oggi la frazione versa in uno stato di abbandono senza precedenti, un lungomare devastato dalle mareggiate, un manto stradale divelto dalle radici dei numerosi pini, un impianto fognario inadeguato, un’ illuminazione scarsa e mal funzionante , parcheggi insufficienti e gestiti da abusivi, una viabilità caotica e senza controllo, un verde pubblico “mai” curato e una raccolta rifiuti non all’altezza delle esigenze di una frazione che nei mesi estivi ospita migliaia di utenze. Un disastro della politica molese degli ultimi venti anni, senza parlare dell’ultimo atto in ordine di tempo ovvero la chiusura dei bagni pubblici, avvenuta tre anni fa. L’attuale amministrazione è priva di idee e volonta; ai numerosi incontri tra comitato e sindaco si è sempre avuta la sensazione di superficialita’ e impreparazione. Per un errore burocratico il comune di Mola non ha mai riscattato dalla citta’ metropolitana il lungomare Zara dopo i lavori della provincia nel 2006; fortuna, questa, che ci ha dato la possibilità di rivolgerci nuovamente a loro per il ripristino dei muretti in spiaggia. Oggi abbiamo un progetto finanziato che, si spera, veda la luce per la prossima stagione estiva. A completamento dell’ opera, il comitato, a proprie spese, ha presentato un progetto di collaborazione, che prevede fioriere e panchine su tutto il lungomare; ma ad oggi dopo nove mesi attendiamo ancora l’ approvazione.
Oltre al comitato, hai anche dato vita alla “Pinetina” e ricostruito la storia della frazione, vero?
Si, la “pinetina” e’ un punto di incontro dei ragazzi di tutte le eta’ all’interno della chiesa Sant’Ugo . Nel 2020 le attivita’ sono state ridotte a causa covid, ma negli anni passati il nostro giardino pubblico si e’ animato di diverse iniziative socio culturali. Ci tengo a ringraziare per il costante contributo l’amico Beppe Palumbo e Don Vincenzo Gentile parroco di grande sensibilita’. Nelle varie attività culturali hanno suscitato un grande interesse le ricostruzioni storiche di Cozze della scrittrice Annella Andriani e le visite storico-architettoniche del maestro Francesco Spilotros.
A quale bando avete partecipato? A che titolo ? Ci sono buone possibilità per ottenere finanziamenti ?
Nel 2016 la regione Puglia ha emanato un bando di rigenerazione urbana e il comitato ha collaborato nella progettazione partecipata con il comune di Mola. Il nostro progetto è stato ammesso in graduatoria ma per il ridottissimo tempo disponibile e la mancanza di uno studio tecnico di supporto si è classificato nelle ultime posizioni. La possibilità di essere finanziati è molto remota ma restiamo fiduciosi.
Pisicchio, ex assessore regionale, questa estate ha proposto una gestione condivisa Mola-Conversano per Cozze, e’ fattibile ?
In realtà Pisicchio non ha mai parlato di gestione condivisa ma di interessi reciproci. Come ben sapete i conversanesi rappresentano la comunità più numerosa a Cozze pertanto una collaborazione tra il comune di Conversano e Mola potrebbe portare benefici ai propri concittadini. Per farvi un esempio, il bando di rigenerazione del 2016 poteva essere fatto in associazione tra i due comuni, con Cozze fulcro del progetto. Una collaborazione questa, che avrebbe dato più risorse e forza politica al progetto; purtroppo Conversano preferì associarsi a Polignano. Nonostante tutto, segnali di una collaborazione nell’ultimo periodo ci sono stati, perché si è partecipato a un progetto che vedrà i due comuni collegati da una lunga pista ciclabile con Cozze sosta intermedia.
Quale situazione si vive oggi a Cozze ?
Quando si tocca il fondo non si può che risalire; questa è l’unica ragione che mi rende ottimista. La nostra splendida costa con le sue acque cristalline sono il nostro punto di partenza. Difficilmente la politica molese riuscirà a mascherare un tale potenziale a due passi da Conversano, Polignano e al nuovo parco Ripagnola. La situazione è quindi di attesa e speranza, forti della consapevolezza della nostra bellezza.
Quali sono gli interessi e i progetti che l’ amministrazione molese ha per Cozze?
Questa è decisamente la domanda più difficile: quaranta giorni fa abbiamo avuto un incontro con il sindaco Colonna e non ci sono pervenute ancora risposte. Un silenzio che racchiude l’assenza di programmazione e una visione miope del territorio. Cozze non può rimanere solo un bancomat delle amministrazioni molesi.
L’opinione che Cozze e i suoi residenti siano un bancomat per l’amministrazione di Mola è ampiamente da me condivisa perché siamo tutti residenti che garantiamo il pagamento delle tasse.
E’ difficile capire come un Ente Locale, che dovrebbe fare del turismo il suo fiore all’occhiello, possa mantenere uno stato di degrado, così come mostrano le foto, e come un territorio, considerato risorsa ambientale, diventare oggetto di tali disinteresse ed incuria.