Inviti “ad personam” su whats app per recarsi al centro vaccinale, saltata completamente la comunicazione istituzionale del Comune e della ASL BA. Siamo al “si salvi chi può”

Non c’è uno straccio di un comunicato istituzionale rivolto ai cittadini, né del Comune di Conversano né della ASL BA. In compenso girano messaggi su whats app che invitano “alcune” persone a recarsi al centro vaccinale del Campo “Castellaneta”. Una situazione peggiore di quella di domenica scorsa causata dai diversi messaggi che arrivavano da Bari ad ore alterne. Questo l’ultimo dei messaggi che sta girando su whats app: “Oggi pomeriggio dalle 14 potranno essere vaccinate indistintamente tutte le persone dai 60 anni in su anche senza patologie. Avvisate genitori, parenti o amici“. Quindi, in quella che dovrebbe essere la giornata riservata comunque agli over 80 e ai nati nel 1943, come da ultima comunicazione della Regione Puglia, c’è stato il cortocircuito causato da un’anarchia ormai evidente che confonde ancora di più i cittadini. Vada per una platea molto più vasta da vaccinare per la quale siamo d’accordo, vada per un cambio di programma sempre più frequente, ma almeno l’amministrazione comunale organizzi il flusso dei cittadini evitando pericolosissimi assembramenti purtroppo evidenti anche stamattina nei pressi del centro.
Ed è chiara una cosa, senza dare ordine e organizzazione anche quando si tratta di salvare la vita, purtroppo bisogna fare per conto proprio. Le regole sono un optional e sono riservate solo a coloro che sono più deboli e indifesi. Chi provvede in questo momento alle vaccinazioni a domicilio, per fare l’esempio più eclatante?
Abbiamo raccolto alcune dichiarazioni di cittadini che ci hanno dichiarato: “Mia suocera ha 102 anni, abbiamo richiesto la vaccinazione domiciliare, ma non è ancora avvenuta!!!!. E ancora: “miei genitori, 95 e 97 anni, pur avendo ricevuto  prenotazione vaccino a domicilio, per il 26 febbraio, ad oggi non conoscono nuova data”. Sono queste le persone deboli a cui nessuno sta pensando perché lasciate in balia delle onde; in compenso sono tanti coloro che si stanno “adoperando” per avvisare i propri amici di recarsi al centro purché over 60.
Dove è finita in questa città l’equità sociale? Dove è finita l’imparzialità? Quanti cittadini sanno che da questo pomeriggio si può andare nel centro vaccinale derogando ad ogni regola? Lo sanno solo quelli che gravitano nei cerchi magici, quelli che hanno un amico ed un’amica nel posto giusto. Emblematica anche la dichiarazione di una signora 78enne (nata nel 1943) e quindi oggi abilitata a recarsi al centro vaccinale per essere presa in carico e vaccinata: “Sono arrivata alle 9,45, ho notato un assembramento consistente e sono tornata a casa”. Ma non erano i nati nel 1943 a dover avere oggi una corsia preferenziale?
E’ saltata la logica, è volata via la ragione e hanno prevalso anche questa volta le ingiustizie (si chiamano così).
Non ci sono conclusioni a questo ragionamento se non quelle di sempre. Il vaccino contro il covid-19 è salva vita. E se le istituzioni non danno pari opportunità a tutti si prendono una responsabilità enorme.
Parli ufficialmente il sindaco e dica chi può recarsi, e quando, al centro vaccinale. Parli la ASL BA, il direttore del distretto dott. Milano. Chiarisca sul centro vaccinale e sulla vergogna di centenari e anziani che aspettano da gennaio scorso il vaccino a domicilio.
Parlino i medici di medicina generale che hanno un ruolo fondamentale in questo momento.
E qualcuno (l’amministrazione comunale) per piacere sistemi la logistica esterna al Campo Castellaneta, per non creare assembramenti e per non rendere inefficaci i vaccini.
Muovetevi, con la vita non si scherza! Abbiamo l’obbligo non solo di sembrare ma di essere seri. Tutti, anche i pagliacci di professione.

 

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1 Comment

  1. Ketty Ferrari says:

    Le persone senza prenotazione hanno ricevuto la prima dose.
    Mia madre oggi (14 aprlie) aveva l’appuntamento, fissato oltre 20 giorni fa, per ricevere la seconda dose.
    Solo una volta giunta in ospedale l’hanno avvisata che vaccini NON ce n’erano.
    Quindi è stata rimandata a casa, come tutti gli altri ultraottantenni in lista.
    Paradossale.