Fiamme in Consiglio Comunale tra maggioranza e opposizione sui diritti umani e sulla sicurezza. Mentre il sindaco dichiara: “Sono di sinistra ma non voterei mai a sinistra”
Conversano – Un Consiglio Comunale “cattivo” e a tratti “sprezzante” nei toni, nella forma e nella sostanza. Che ha raggiunto il suo apice con l’attacco del sindaco alla giovane consigliera dell’opposizione Barbara Accardo (Quark); mentre si discuteva di sicurezza dei cittadini riferita a episodi accaduti nei mesi scorsi, il primo cittadino improvvisamente ha sferrato un attacco verbale senza precedenti e che nessuno si aspettava. Rivolgendosi alla consigliera, che aveva argomentato la richiesta di discussione sui temi della sicurezza, le ha detto: “Che fai dalla mattina alla sera sui temi della sicurezza“? Una sfida che in realtà non trovava alcuna giustificazione e che la consigliera Accardo, per niente intimorita, ha rintuzzato chiedendo la parola: “Dalla mattina alla sera cerco di studiare con gli amici del gruppo a cui appartengo quali possano essere le risposte da dare ai problemi della città“.
Ma questo è stato solo l’ultimo atto di un Consiglio Comunale tenutosi su temi sollecitati dalle forze politiche dell’opposizione, precisamente sulla proposta di dare cittadinanza onoraria al giovane studente dell’Università di Bologna, Patrick Zaki, arrestato nel suo Egitto con l’accusa di diffamare il regime attraverso i social e vittima di una vera e propria persecuzione per reati di opinione che il regime di Abd al-Fattāḥ Saʿīd Ḥusayn Khalīl al-Sīsī gli sta facendo pagare con una infinita detenzione che sta facendo indignare il mondo intero. La discussione è stata intensa e il consigliere Abbruzzi ha dichiaratamente detto che parlare di queste cose, in questo caso di diritti umani, è una perdita di tempo per un Consiglio Comunale. Mentre il consigliere Berardi ha argomentato e affermato di essere contrario all’atto simbolico della cittadinanza in quanto è ciò che sta avvenendo nelle città connotate politicamente e di essere attento alla questione dei diritti umani. La consigliera Accardo ha sollecitato il Consiglio ad uscire dalle secche del proprio recinto e a guardare il mondo perché tutto ciò aiuterebbe la nostra comunità a crescere. Anche il consigliere Cascella, sulla falsariga dei consiglieri della maggioranza, non ne ha voluto sapere di affrontare l’argomento politico perché, ha detto, “bisogna depoliticizzare un argomento umano“. Dopo una breve sospensione la maggioranza è rientrata in aula proponendo un nuovo ordine del giorno che escludeva l’ipotesi della simbolica cittadinanza onoraria e manteneva viva la problematica dei diritti umani. Ordine del giorno votato dalla maggioranza con l’astensione dell’opposizione.
Il tema della sicurezza, invece, ha visto gli stessi protagonisti di prima a cui si sono aggiunti altri consiglieri che sono intervenuti. Si discuteva di sicurezza per una proposta del movimento politico Conversano Bene Comune, fatto proprio da quattro consiglieri dell’opposizione (Accardo, Loiacono P., Galiano e D’Alessandro). E’ stato abbastanza chiaro, sin dalle prime battute, che la maggioranza ha letto nell’impostazione del documento di Conversano Bene Comune una sorta di messa in stato di accusa della stessa maggioranza su un tema, quello della sicurezza, che torna puntualmente e periodicamente a riscaldare gli animi in città. Ancora Abbruzzi è intervenuto dicendo che da sempre a Conversano ci sono stati episodi e che lui ritiene che l’amministrazione debba interessarsi di pandemia e vaccinazioni e non di “perdite di tempo“. Non è la prima volta che Abbruzzi certifica le “perdite di tempo” e in questo caso anche forse con una frustrazione per il destino dell’hub vaccinale purtroppo non utilizzato da tempo e che ha visto la nostra città penalizzata al contrario di Mola, Polignano e Monopoli che hanno l’hub vaccinale ufficiale.
Prima di mettere ai voti la proposta (bocciata) presentata dai quattro consiglieri dell’opposizione, però, c’è stata la frase più ad effetto e pregna di grandi significati. Quella del sindaco Lovascio che in un passaggio del suo intervento ha detto: “Sono di sinistra ma non voterò mai a sinistra“, volendo enfatizzare la sua vicinanza al popolo. Qualcuno non gli ha creduto soprattutto dopo le ultime elezioni regionali che hanno visto interi pezzi dello schieramento del sindaco Lovascio, e secondo altri lui per primo, sostenere l’attuale presidente della Regione Emiliano.
Quello che si è appena concluso è stato un Consiglio Comunale specchio dell’attuale situazione politica generale. Un Consiglio refrattario, nella sua maggioranza, ad affrontare temi tanto importanti quanto caratterizzanti quali quelli discussi. Una sorta di rifiuto e intralcio alla “politica del fare” alla quale l’ex sindaco Loiacono, in conclusione di seduta, ha detto di voler rivolgere le attenzioni: “Vi prometto che almeno io non solleverò più temi di carattere generale ma mi concentrerò sugli atti amministrativi che riguardano incarichi dati a chi non ha titoli, ai finanziamenti alle associazioni, ad opere pubbliche bloccate ecc..”. Una vera e propria sfida della quale, però. vedremo gli sviluppi concreti.
Intanto la considerazione più naturale da fare è la constatazione che l’attuale Consiglio Comunale non è nelle condizioni politico-culturali di affrontare temi complessi e che identificano una comunità. La solidarietà a Patrick Zaky, vittima di ingiustizia, attraverso il riconoscimento della cittadinanza onoraria è cosa troppo grande per questo Consiglio Comunale, così come la discussione sui temi della sicurezza se non si ripuliscono dai pregiudizi di molti dei consiglieri che sentono di doversi difendere. Basterebbe buon senso e un momento di consapevolezza per uno scatto di reni che non si intravede. E se la maggioranza dimostra di non essere all’altezza di alcune discussioni buttandola in “caciara”, l’opposizione appare ed è divisa. Quattro consiglieri comunali (Maurizio Galiano di cui va sottolineato un ottimo intervento sulla sicurezza, Barbara Accardo, Pasquale Loiacono e Vincenzo D’Alessandro) da una parte e il PD con due consiglieri (Damiani e Matarrese) dall’altra.
Due consiglieri silenti, a volte assenti, e che non si sono espressi nemmeno sui temi trattati oggi che a livello nazionale quel partito segue con grande enfasi e attenzione.
E’, purtroppo, almeno fino a questo momento, un Consiglio Comunale che non promette nulla di buono. Completamente concentrato sul passato e su beghe di quartiere. Senza una respiro ampio sulla città e sulla sua collocazione in un territorio più vasto.
Sarà questo il motivo per cui i cittadini, al contrario dei decenni passati, attribuiscono alle istituzioni un ruolo sempre più marginale. Non in quanto istituzioni ma per i suoi interpreti e per le classi dirigenti.