Discarica Martucci, il governo regionale scarica la città di Conversano e i suoi alleati politici di opposizione e maggioranza

Il 15 ottobre la Giunta Regionale ha adottato il Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti Urbani. La discarica Martucci verso la riapertura delle vasche A e B

Conversano – Nessuno, per la verità, si aspettava un risultato diverso da quello previsto. Gli unici che forse ci speravano erano quelle forze politiche, e personaggi politici, che vantano un rapporto privilegiato con la presidenza della Regione Puglia, esplicitatosi durante le ultime amministrative. A cominciare dal sindaco Lovascio per finire al consigliere comunale Damiani del Partito Democratico. Il primo non ha ancora commentato la delibera adottata dalla Giunta Regionale, il secondo invece si è dimesso dalla carica di consigliere in coerenza con quanto aveva sostenuto mesi fa rispetto alla conclusione dell’argomento discarica. Anche se non ha manifestato alcuna rimostranza nei confronti del presidente Emiliano al quale rimane indissolubilmente legato per svariate ragioni. E accanto a questi due uomini della politica vanno inseriti anche quegli esponenti delle forze politiche appartenenti alla maggioranza dell’amministrazione comunale che hanno sostenuto il presidente della regione alle ultime amministrative.
Ma qual è la determinazione della giunta regionale sul destino della discarica Martucci? Nel deliberato, a pag. 7, viene riportata la decisione:
Rilevato che con riferimento all’impianto di discarica sito in Contrada Martucci nel Comune di Conversano:
– sono stati svolti degli incontri in data 04.06.2021, 17.06.2021 e 22.06.2021 al fine di valutare con i rappresentanti degli Enti locali e della Provincia l’iter tecnico-amministrativo per l’utilizzo delle vasche A e B – prevedendo contestualmente, con il supporto di Regione Puglia, AGER Puglia ed ARPA Puglia la chiusura definitiva dell’intero complesso impiantistico, comprensivo dei vecchi lotti di discarica, e dei lotti A e B a scadenza della concessione,  ovvero al 2027, o, in alternativa l’individuazione di un nuovo sito di smaltimento nella provincia di Bari, rispondente ai criteri localizzativi di riferimento;
– l’Ager Puglia, in qualità di organo di governo d’ambito dei Comuni, ha rilevato la necessità di valutare le conseguenze del mancato utilizzo delle vasche A e B della discarica Martucci sia in riferimento alla disciplina dei flussi del rifiuto biostabilizzato nel breve e medio periodo che in termini economico-finanziari alla luce del contratto di concessione in essere tra i Comuni e la società affidataria. 

Quindi le alternative sono due: o riapertura della vasche A e B fino al 2027, oppure individuazione di un nuovo sito di smaltimento nella provincia di Bari con la postilla, non indifferente, dell’AGER Puglia (l’Agenzia territoriale della Regione Puglia per il servizio di gestione dei rifiuti) che invita a valutare le conseguenze del mancato utilizzo  delle vasche A e B. Una specie di diffida a “non sbagliare” proveniente dall’agenzia. Il destino sembra, secondo questa delibera ormai segnato: le vasche A e B saranno riattivate, nonostante i Consigli Comunali di Conversano e Mola di Bari abbiano manifestato il netto dissenso con proprie deliberazioni.

Non mancano in queste ore le prese di posizione di esponenti politici e singoli cittadini. Fabrizio Sgobba, candidato non eletto per la Lega alle scorse elezioni regionali, con un video ha denunciato il contenuto della delibera sottolineando che seguirà attentamente l’evolversi della situazione.
Per Conversano Bene Comune, la segretaria Chiara Candela ha espresso una posizione netta chiamando a rispondere il primo cittadino: “Avuta notizia dell’approvazione da parte della Giunta Regionale del Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti Urbani, e prima che il provvedimento inizi l’iter per l’approvazione definitiva in Consiglio Regionale, abbiamo cercato di capirci qualcosa, di capire quale sarà il futuro di contrada Martucci?, nonostante il sospetto mistero e la secretazione dei documenti a cura dell’assessorato regionale all’ambiente.
Nelle premesse al deliberato (come in foto) leggiamo che il Piano prevederebbe per la discarica Martucci due ipotesi alternative: 
– Riapertura delle vasche di soccorso previo completamento dell’iter autorizzativo AIA (attualmente oggetto di contenzioso al TAR), fino al 2027 come da convenzione in essere con il privato, intervento di bonifica e risanamento di tutta l’area gestita dalla Regione.
– Chiusura definitiva ed immediata delle vasche di servizio e soccorso ed individuazione di un sito alternativo che la Regione vorrebbe far individuare ai comuni.
Tutto questo ignora le delibere del consiglio comunale congiunto Conversano-Mola del 22/11/2019, e poi ancora del consiglio comunale di Conversano del 29/06/2021 e del consiglio comunale di Mola del 12/10/2021: tutte hanno sempre confermato all’unanimità il netto NO alla riapertura delle vasche A e B di servizio e soccorso ed allo stralcio di contrada Martucci dal nuovo Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti Urbani.
A questo punto ci chiediamo quando il Sindaco ha intenzione di informare la città sui dettagli del piano che ci riguardano? 
Ma soprattutto gli chiediamo perché non si è mai fatto promotore fino ad oggi di una discussione su questo tema con tutti i sindaci dell’Area Metropolitana?  Eppure occasioni di incontro ce ne sono state, da ultima il raduno per la candidatura di Conversano a Capitale italiana della Cultura 2024, e a margine l’incontro per la gestione dei rifiuti abbandonati…. perché questo argomento è un tabù? Perché non se ne deve parlare e il nostro territorio deve continuare a sopportare questo carico ormai insostenibile dopo quasi 40 anni? Conversano ha fatto la sua parte. Il sindaco non ci può più rispondere che è tutto sotto controllo, perché non è così e il suo ennesimo silenzio non ci fa per niente stare sereni È finito il tempo di celare la realtà dietro pacche sulla spalla, sorrisi ipocriti, cerimonie, lustrini e candidature …. Sindaco, dica alla città come stanno le cose e come lei e la sua amministrazione intende reagire“.

Per Fratelli d’Italia, la coordinatrice Serena Perrone: “Ci arrivano notizie dalla vicina Mola di Bari attraverso il Sindaco Colonna, sulle varie opzioni circa la sorte della nostra Discarica Martucci, che la Regione Puglia ha scritto nel Piano Regionale dei Rifiuti e che si dovrà approvare entro dicembre 2021. La nostra Amministrazione Comunale ha da comunicare qualcosa alla città su tale argomento?”
Il presidente della Commissione Ambiente del Comune di Conversano, ed ex sindaco della città Pasquale Loiacono, ha convocato con urgenza la commissione dichiarando:  “Il governo regionale persevera e manifesta totale insensibilità verso il nostro territorio.
Sembra l’eterna iattura. La Giunta Emiliano ha appena licenziato la proposta al Consiglio Regionale del nuovo “Piano Regionale Rifiuti”, un provvedimento che lascia inalterata la situazione su Conversano, con tanto di vasche di “servizio e soccorso” quasi pronte per il riutilizzo. Vasche adiacenti i vecchi lotti di discarica (ex Lombardi) esauriti e non gestiti, ove permane una situazione a dir poco allarmante. Negli stessi luoghi, sin dal lontano 2011, non viene estratto percolato, circostanza che induce a non poche preoccupazioni per le conseguenze sull’ambiente.
Oggi, malgrado le anomalie esistenti e le grandi contraddizioni di una gestione scellerata, testimoniata dal grave stato di compromissione di C.da “Martucci”, nulla, dico nulla, preoccupa la Regione. Neanche quel minimo di cautela che dovrebbe esser d’obbligo in situazioni simili.
Sì alle vasche, senza neanche considerare lo stralcio, così come più volte richiesto all’unisono dalle nostre comunità.
La parola ora passa al Consiglio che dovrà approvare o meno il Piano.
A questo punto rimane solo un timido auspicio: quello che ogni Consigliere regionale valuti attentamente il provvedimento, rivedendo quella proposta e, a questo punto, si immedesimi realmente negli abitanti di Conversano, Mola e Rutigliano, pesantemente oltraggiati per quaranta lunghissimi anni“.
In fermento, quindi, il mondo della politica e anche quello dell’associazionismo. La preoccupazione monta giorno per giorno e diventeranno attori principali di questa infinita partita anche i comuni della provincia di Bari che, stando alla seconda ipotesi prevista dalla deliberazione regionale, potranno individuare un sito alternativo a Martucci. Quindi, per ricapitolare, la giunta regionale ha di fatto scaricato la città di Conversano e i suoi alleati, a partire dal primo cittadino, lasciandola al proprio destino. Antonio Decaro dovrà sondare, seguendo la sua funzione di sindaco metropolitano, le disponibilità di altri comuni ad ospitare un sito di discarica e, molto probabilmente, dovrà constatare l’impossibilità di tale ipotesi. Non rimarrà che riaprire le vasche A e B di Contrada Martucci, così come previsto dall’ipotesi a) del deliberato della giunta regionale che dovrà comune passare dal Consiglio regionale dove tutto sarà possibile e mutabile, almeno teoricamente. Si vedrà, anche in quella sede, quale sarà l’atteggiamento dei consiglieri regionali del territorio che dovranno prendersi le proprie responsabilità e scegliere se contraddire quanto stabilito dall’organo di governo.

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