Il comitato “Per Cozze” compie otto anni. Il presidente Antonio Renna: “Fondamentale la chiusura del traffico sul lungomare e il reperimento di aree per parcheggi”

L’azione del comitato non ha prodotto i risultati sperati ma i suoi componenti continuano da ben otto anni a chiedere la soluzione delle criticità della frazione di Mola di Bari amata dai conversanesi

Cozze (Mola di Bari) – Si ripete da anni, ormai, il solito percorso. Il comitato “Per Cozze“, presieduto dal conversanese Antonio Renna,  chiede a gran voce di risolvere le criticità della frazione che si manifestano in tutta la loro complessità nei mesi estivi. Si susseguono incontri pubblici dove ognuno esprime la propria opinione ma nulla cambia e tutto rimane uguale a se stesso. L’unica novità di quest’anno in corso è rappresentata dall’impianto di illuminazione pubblica che ha per certi versi migliorato la vivibilità di alcune zone, specialmente quelle del centro più antico della frazione. Ma il problema cardine, quello del traffico e del caos che si crea sul lungomare, non è stato praticamente né affrontato né, quindi, risolto. Quello del presidente Renna appare come l’ennesimo grido d’allarme per un territorio dal quale si levano appelli ai vari enti che, di solito, non vengono raccolti.
(Oggiconversano nei prossimi giorni, e sullo stesso argomento, ospiterà l’intervista all’ex sindaco di Mola di Bari Enzo Cristino, tra l’altro abitante di Cozze).

Dottor Renna il comitato “Per Cozze ” quando é stato costituito?
L’incontro preliminare c’è stato settembre 2014 mentre l’atto atto costitutivo a febbraio 2015.

Uno dei cavalli di battaglia del comitato è la chiusura al traffico del Lungomare Zara. La richiesta è sempre stata rigettata, o non presa in considerazione. Perché? Alle vostre richieste avete allegato delle proposte?
Riteniamo la chiusura del traffico fondamentale per la tutela del tratto di costa fiancheggiato dal lungomare e per la valorizzazione della frazione. La richiesta è sempre stata rigettata con le seguenti motivazioni: la mancanza di vigili per bloccare il traffico, la difficoltà di trovare una soluzione per il traffico delle macchine dirette al Coco, le perplessità degli esercenti allocati sul lungomare. Problemi tutti e tre assolutamente risolvibili.  Noi abbiamo proposto varie soluzioni che prevedono sostanzialmente: lungomare chiuso in alcuni periodi e giorni dell’anno con varchi, revisione dei sensi di marcia delle altre strade, rifacimento di un grande parcheggio esistente ma poco usato e realizzazione di altri parcheggi lungo la Mola-Cozze in aree che abbiamo individuato, eventualmente con navette di collegamento con le spiagge. Per limitare il traffico in un tratto particolarmente problematico abbiamo anche presentato un progetto di arredo urbano che mirava al restringimento della carreggiata in modo da evitare il parcheggio selvaggio, progetto che è stato ignorato, così come è stato ignorato il nostro progetto per quello che un tempo era il porticciolo.

Accesso al mare per i disabili, bagni non sufficienti e non segnalati, strutture fatiscenti, erosione marina. Su questi temi avete avanzato delle richieste?
Assolutamente si, anche questi sono temi su cui ci stiamo battendo da tempo, con segnalazioni costanti non solo all’amministrazione molese ma a tutti gli enti direttamente responsabili (capitaneria, città metropolitana, etc.). Queste problematiche sono a tutt’oggi pressoché ignorate così come sono ignorati i problemi del dissesto del manto stradale e della mancanza di marciapiedi. Oltre a questi argomenti come comitato abbiamo presentato una proposta per un intervento di Rigenerazione Urbana  nel 2015 al Comune di Mola, progetto entrato nella graduatoria regionale dei progetti finanziabili; abbiamo interagito con l’amministrazione per la stesura del piano delle coste, partecipato ad un incontro per la stesura del PRG, organizzato una manifestazione culturale con studenti  della Accademia di Belle Arti che hanno lavorato in ville aperte per l’occasione e hanno realizzato sul lungomare interventi di street art.

Le ultime segnalazioni del comitato “Per Cozze” che riguardano l’erosione marina e il concerto della cover band di Vasco hanno fatto emergere un rimpallo di responsabilità tra uffici comunali e città Metropolitana. Nonostante tutto il comitato continua ad essere presente sul territorio, come mai?
Riteniamo che quello delle responsabilità degli enti non sia un nostro problema. Noi segnaliamo circostanze e condizioni che creano disagi importanti alla frazione, ci impegnano perché l’intera comunità prenda coscienza delle situazioni e partecipi al processo per fronteggiarle ma ci aspettiamo che le autorità competenti si interfaccino per risolverle. Dalle parole dei nostri interlocutori vien fuori l’invito a non considerare Cozze come un luogo destinato solamente alla balneazione ma a considerarla inserita al centro di un progetto che vede coinvolta Mola e tutti i comuni limitrofi.

 

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