A undici anni dal crollo in cui morirono tre persone l’attenzione dell’associazione guidata da Marcella Marangelli
Conversano – Sono passati undici anni da quel nefasto 7 giugno 2012 quando in via Zingari, a Conversano, venne giù una casa trascinandone altre due dopo lo scoppio causato da una bombola di gas. Una data e un episodio che hanno segnato fortemente la città, il suo centro storico e precisamente il Casalnuovo, e distrutto una intera famiglia formata da due giovani genitori e un figlio piccolo. Oggi che le case non ci sono più, è rimasto il “cratere” segnato dai confini delle tre abitazioni che racchiudono un vuoto.
A spiegare il senso dell’iniziativa è Marcella Marangelli, presidente dell’associazione l’Occhio Rosso: “Germogli nella terra” e’ un’idea dell’Associazione Culturale l’Occhio Rosso che nasce con l’intento di ricordare le tre vittime di quel tragico evento accaduto il 7 giugno 2012. Questa idea nasce dalla considerazione che la memoria dei fatti, qualsiasi essi siano, affinché non siano dimenticati, ma anzi trasmessi alle generazioni future, va costantemente ravvivata, ricordata, innaffiata esattamente come un germoglio…ecco il perché di una installazione floreale. I fiori messi a dimora – aggiunge Marcella Marangelli – hanno bisogno di cura e manutenzione, ma anche di essere sostituiti periodicamente e questo gesto vuole essere proprio un atto di presenza costante e attenta a questo sito, ma anche utile a rinsaldare il senso di comunità e partecipazione. A me piace definirla “arte condivisa”. Essendo però un luogo privato – conclude la presidente dell’associazione – chiunque vorrà collaborare in qualche modo nel tenere vivo questo ‘giardino della memoria’ potrà contattarmi “.
