[Dio disse a Noè:] “Ecco, io sto per mandare il diluvio, cioè le acque, sulla terra, per distruggere sotto il cielo ogni carne in cui c’è soffio di vita; quanto è sulla terra perirà. Ma con te io stabilisco la mia alleanza.” (Bibbia, Genesi 6,17)
Ancora una volta in alcune zone italiane sta diluviando. Le conseguenze sono disastrose, sia in termini di vite umane sia in termini di disastri alle abitazioni e al territorio.
Mi sono tornate in mente le parole della Bibbia, perché, nonostante il parallelo possa sembrare improprio – e strettamente parlando le cose stanno così – esso diventa pertinente se consideriamo il finale e se cambiamo il rapporto con Dio con quello con la Natura.
Questi episodi drammatici infatti capitano periodicamente, e, pertanto, non sono eliminabili. Cionondimeno, pur non potendone evitare l’insorgenza, c’è tutto il tempo per cercare di attutirne gli impatti.
Le soluzioni sono da tempo sul tappeto e, senza voler entrare nel merito, perché ciò esulerebbe dagli scopi di questa rubrica, si possono riassumere in una attenzione continua verso il territorio, con azioni mirate e lungimiranti, rimuovendo tutti gli ostacoli che da sempre si interpongono: interessi privati e pubblici che tante volte si traducono in azioni politiche scellerate.
In definitiva, per riprendere il finale della frase biblica, c’è bisogno di una nuova alleanza tra uomo e Natura per costruire l’arca, che va riempita di azioni preventive e durature, che ci faccia uscire indenni da situazioni come quelle che stiamo vivendo. Altrimenti sarà solo diluvio.
