Forno crematorio al Cimitero, la proposta arriva in comune. Maggioranza spaccata

Se ne parlava da tempo in comune e la presentazione di un progetto per la realizzazione di un forno per la cremazione delle salme, protocollato nei giorni scorsi da una società campana, non solo ha confermato le voci ma ha messo in moto anche dinamiche politiche legate alla volontà di approvare questa proposta di privati. Una prima discussione è stata fatta all’interno della maggioranza che sostiene il sindaco Lovascio e non ha trovato unanime entusiasmo.

Il progetto, non ancora noto nei suoi dettagli ma definito completo e corposo, per norma deve essere compreso nel perimetro di un cimitero. Nel nostro caso un cimitero che non è così distante da abitazioni e dallo stesso centro del paese.

Non c’è dubbio che sono aumentate esponenzialmente le volontà di chi, da vivo, consegna ai propri familiari la volontà di voler essere cremato anziché inumato. Ma in molti già si stanno chiedendo il perché questa proposta progettuale arrivi sulle scrivanie di amministratori e funzionari comunali di Conversano. Le risposte sono molteplici e, tra queste, c’è anche chi sostiene la tesi che tutto ciò corrisponde ad una precisa volontà di alcuni amministratori che siedono in consiglio e in giunta, particolarmente preparati sulla “cultura funeraria”. E che quindi la società interessata abbia trovato interlocutori tecnicamente non sprovveduti.

Sembra, però, che il primo impatto dell’intero gruppo della maggioranza (la minoranza non è ancora stata messa a parte del progetto), si sia mostrata fredda nei confronti dell’ipotesi di costruzione del forno crematorio: vuoi per l’impatto ambientale che questo avrebbe sulla città, vuoi per dinamiche tutte politiche che vedono fibrillazioni continue all’interno del gruppo che sostiene il sindaco e l’intera giunta.

Nei prossimi giorni se ne saprà di più circa la volontà di portare il progetto all’attenzione degli organi competenti o di fermarlo, con un diniego, negli uffici preposti all’istruttoria.

Intanto c’è chi parla di progetto completo e articolato che prevederebbe anche più sale per il commiato. Se ciò corrispondesse al vero, la notizia allerterebbe non poco i gestori delle attuali case del commiato di via Castellana (Il Cordoglio) e via Golgota (Centro Funerario Conversano) attualmente in esercizio.

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