La città e il suo Natale: tra luci, effetti speciali e poca umanità. Gli auguri di Oggiconversano.it

Festa di riflessione, di famiglia, di molte solitudini, di esaltazione per alcuni e infinita tristezza per altri. E’ sempre stato pieno di contraddizioni il periodo natalizio che rappresenta da sempre un momento di bilancio della propria vita e di quella della comunità in cui si vive.

Il Natale adesso lo si comincia a festeggiare troppo tempo prima del 25 dicembre, a Conversano l’accensione delle luminarie “natalizie” (non quelle di alcune strade che rimangono al buio costantemente durante tutto l’anno) è avvenuta il 1 dicembre scorso quasi a rosicchiare modalità festaiole che, alla lunga, finiranno per intiepidire sempre di più l’atmosfera natalizia. Siamo nel mood della trasformazione delle stagioni (quando queste continuano a manifestarsi) in eventi. E così il 21 giugno, al solstizio d’estate, si va giù pesante con eventi che riguardano fatti e cose che nulla hanno a che fare con l’estate. E ormai dal 1 dicembre si accende una parte del centro storico con alcuni appuntamenti che, anche questi, nulla hanno a che fare con il Natale, cristiano o pagano che sia.

Stiamo trasformando, senza accorgerci, i nostri tempi e stagioni in voglia di stupire e in cerca di consenso. Tralasciando o, addirittura, perdendo il senso delle cose che facciamo e del perché lo facciamo. Siamo diventati, con poche voci critiche e salutari, una macchina che produce sensazioni effimere e che compete su queste. A volte una massa informe di persone, fortunatamente non tutte, che fanno la fila per essere presenti alla fiera delle vanità.

Il mondo va così, si dice, ma c’è chi non si rassegna e dà al Natale il significato che vuole dargli e che spazia tra la solidarietà e la vicinanza, tra la comprensione e l’incoraggiamento. E lo fa nel silenzio più assoluto. E c’è, poi, chi al Natale dà il significato della resa dei conti blaterando una felicità collettiva di cui in tanti si sentono portatori sani.

Lo stato di salute della nostra città, la sua felicità e il suo benessere sociale non è misurabile sul numero di luci temporanee (alcune anche molto belle) ad ornamento dei nostri bellissime monumenti. L’augurio della redazione di Oggiconversano.it è che si riesca ad uscire dalla bolla del “benessere” indotto dalle luci temporanee per entrare nel buio di chi quelle luci nemmeno le scorge. Tanto è concentrato nel dosare la densità di quei pochi raggi che si intravedono da lontano e sono quelli della speranza di un mondo migliore.

Il bene più prezioso che sta emergendo in questi giorni sono i bambini, il loro entusiasmo e la loro voglia di stupire e stupirsi. Che nulla ha a che fare con quella di chi dallo stupore vuole trarre vantaggi inutili e poco significanti per tutti.

Auguri alla nostra città, a tutti i bambini, a tutti gli artisti e a tutti coloro che a quest’ora ancora non sanno cosa e dove potranno consumare il pasto natalizio. A questa comunità che compete sul numero di luci natalizie, a volte manca esattamente la cognizione del disagio e della mancanza di lavoro. Sembra che a molti questi argomenti trasformino la sensazione di benessere dettata dalle luci in fastidio e pesantezza. Lasciamoglielo credere, le stagioni poi presentano il conto.

Auguri dal nostro profondo del cuore. Buon Natale e Buone Feste. Noi continueremo ad esserci.

Gesù Bambino, la Madonna e San Giuseppe così come realizzato, sul sagrato della Basilica Cattedrale, dall’associazione Fili d’Arte

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