La sesta puntata di Oggiconversano.it sullo stato del verde pubblico e aree abbandonate in città, questa volta tocca due vere e proprie periferie. Sia per la distanza dal centro che per lo stato di degrado di due campetti pensati per i bambini ma diventati, nel tempo e per l’incuria, luoghi non raccomandabili per lo stato di totale abbandono e per l’assenza di qualsivoglia manutenzione. Segnaliamo all’attenzione della pubblica amministrazione anche queste due aree.
In via Gassi, angolo via P. Bolognino, ci sono delle case a schiera di edilizia convenzionata. L’area di parcheggio è divisa da un’aiuola e in fondo, non visibile dal piano strada, c’è un campetto costruito circa 25 anni fa. Si tratta di campetto prevalentemente per bambini con una rete sovrastante ormai divelta, senza alcun “numero o indicazione” del luogo, come si può notare dalle foto allegate a questo articolo.
Il campetto è circondato, con un’area di rispetto, da abitazioni che si affacciano sulla stessa area. L’idea, anni fa, era proprio quella di farne un campetto quasi a servizio di chi vi abitava, come una sorta di luogo di socializzazione per la comunità.
Il video e le foto contenute in questo articolo parlano chiaramente senza che ci sia bisogno di ulteriori commenti. Abbandono, incuria, erbacce incolte, impraticabilità dello spazio ormai privo di ogni pur minima misura di sicurezza. Un “non luogo” chissà da quanto tempo ormai abbandonato. Alcuni consiglieri comunali hanno ammesso di non conoscere nemmeno l’esistenza di quell’area pubblica e, probabilmente, a non conoscerla sono anche assessori e funzionari comunali.






In via San’Antonio Abate, angolo via Monopoli, insiste da tempo un campetto ancora oggi indicato con un paradossale cartello con la scritta “Il campo è riservato per bambini e ragazzi” (come si può notare dalla foto di copertina). In tanti si chiedono: “Ai bambini vanno riservate simili aree che, come si può notare dalle foto e dal video, sono esattamente il contrario di quello che loro stessi si aspettano di ricevere dai “grandi?“. La domanda è retorica ma la realtà documentata è evidente e, per una sorta di scherzo della stessa incuria, c’è chi non si è preoccupato nemmeno di eliminare quel cartello che sa di sfottò più che di opportunità. Pensiamo di lasciare ai bambini questi spazi o vogliamo raccontare un’altra storia fatta di cura, gioco, opportunità, cultura dei beni comuni, e chi più ne ha più ne metta? Quale genitore manderebbe la propria figlia o figlio a giocare in un luogo simile?
Ma è possibile che gli uffici comunali, i direttori di area, i consiglieri comunali, gli assessori, il sindaco, le associazioni, gli ambientalisti non si accorgano di questa offesa ai beni comuni e non intervengano?
E’ evidente che non è più rinviabile la presa in carico di queste situazioni per la trasformazione e rigenerazione urbana.
L’incuria del verde pubblico, come abbiamo visto nelle cinque puntate precedenti, non risparmia né centro né periferie. Ma quel cartello rimasto “eroicamente” in piedi ad indicare uno spazio per i giochi dei più giovani, è il segno dei tempi, l’emblema delle contraddizioni. Alle quali è tempo di mettere fine.
Affidiamo anche queste segnalazioni, frutto del lavoro di Oggiconversano.it e soprattutto della collaborazione di numerosi cittadini, all’amministrazione comunale affinché riorganizzi su tutto il territorio comunale un piano di gestione per ridare dignità ai nostri beni comuni e a coloro che ne vorranno usufruire.



