Compromesso il raccolto 2014 delle ciliegie

Pochissime le Bigareau commerciabilizzabili, poche le Ferrovie sugli alberi. Margini di guadagno ridotto al minimo per tutto il comparto cerasicolo

Conversano – All’indomani della grandinata del 15 aprile u.s gli agricoltori e i produttori di ciliegie, dopo le ricognizioni fatte nei propri appezzamenti, tirarono un sospiro di sollievo in quanto il raccolto non era andato perso dopo il violento rovescio temporalesco.
Un certo ottimismo regnava tra loro per la imminente stagione di raccolta. Tutti speravano nel ritorno del bel tempo, nel ristabilimento di quei fattori climatici fondamentali, il bel tempo e il caldo, che agevolano e favoriscono il naturale processo di maturazione dei frutti.
Speranze andate perse. Le continue precipitazioni piovose, le basse temperature avute in questo ultimo periodo, hanno messo in ginocchio l’intero comparto cerasicolo conversanese. Stessa sorte è toccata ai paesi viciniori come Turi e Castellana, ai paesi del nord barese come Bisceglie.
Svanisce così la speranza di bissare la stagione 2013 dove tutti, proprietari, addetti alla raccolta, operaie impegnate nei magazzini per il confezionamento delle cassette, autotrasportatori, trassero un beneficio economico non indifferente. Purtroppo, quest’anno non sarà così!.
In buona sostanza le Bigareau, nonostante la buona allegagione e i continui trattamenti fatti per evitare lo spacco della drupa, sono pressocchè perse. Infatti, poche saranno quelle che si potranno raccogliere e commercializzare!.
Le Ferrovie sono scarse sugli alberi a causa delle basse temperature che si sono avute durante la settimana santa. Per le poche che sono presenti sugli alberi, gli agricoltori si augurano che cessi di piovere per evitare che si spacchino. L’auspicio è quello di poter realizzare un minimo margine di guadagno, giusto per compensare le spese colturali sin qui sostenute.
Di certo c’è che il fattore climatico, la primavera che non c’è ancora con il suo tempo stabile e le temperature miti, sta influenzando fortemente, ritardandole, le operazioni di raccolta, piantumazione e semina per tutto il comparto agricolo del territorio circostante, ovvero Polignano, Mola, Monopoli. Ritardi che hanno anche un riflesso economico non indifferente.
Le patate precoci non si possono raccogliere per il terreno troppo umido. Ci sono ettari di piantagioni dove non si è ancora avviata la raccolta.
Le angurie non si possono piantare causa le continue precipitazioni. Al momento sui 200 ettari di terreno vocati alla produzione di angurie, poche sono stati gli ettari in cui si è effettuata la piantumazione.
Le uve precoci, quelle coltivate sotto le coperture, non si stanno sviluppando come dovrebbero a causa della mancanza del caldo, la conseguenza sarà che i grappoli avranno molti acinini divenendo così non vendibile sui mercati esteri.
Un quadro di per sé allarmante, che preoccupa gli addetti ai lavori del comparto agricolo conversanese e del territorio circostante.

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