IMU: stangata della giunta sui terreni agricoli

La giunta decide di portare l’aliquota al 7.6 per mille. Le opposizioni propongono di ridurla di 3 punti percentuali

Conversano – Tempo di decisione sulle aliquote comunali. Dopo la stangata della TASI che il Comune di Conversano ha portato al 2.5 per mille e che in maniera lineare colpirà tutti i possessori della prima casa, si passa alle altre imposte. L’IMU sui terreni agricoli è stata riconfermata al 7.6 per mille nonostante la legge desse la possibilità al Comune di Conversano di ridurla di tre punti percentuali. I lavori della commissione consiliare di martedì 23 settembre si sono incentrati sulla discussione tra maggioranza e opposizione sulla determinazione di questa aliquota. I consiglieri dell’opposizione hanno proposto, con un emendamento ufficiale, di ridurre l’aliquota così come la norma permette e cioè portarla al 4.6 per mille. I consiglieri della maggioranza ne hanno apprezzato lo spirito e lo hanno condiviso pur facendo rimanere in sospeso il proprio giudizio a causa delle contingenze di bilancio. Infatti l’IMU sui terreni agricoli determina un gettito per il Comune di ben 600.000,00 euro e la riduzione di tre punti percentuali ridurrebbe il gettito di ben 200.000,00 euro. Mentre i consiglieri dibattevano sulla necessità di ridurre l’aliquota, traspariva dalle parole dell’assessore al Bilancio Caliò l’impossibilità di procedere. I consiglieri della maggioranza (D’Attoma, Locorotondo, Arienzo, Cerri, Carenza, Nebbia), quindi, sono stati costretti a votare favorevolmente l’emendamento delle opposizioni (Bientinesi, Gentile, D’Alessandro, Rotunno) pur sapendo che in consiglio comunale saranno costretti da giochi di maggioranza a rimangiarsi il voto dato in Commissione.
Ma la situazione è in continuo movimento dato che il sindaco e la maggioranza, capito il pericolo di tanta impopolarità che sta circondando la giunta in questo periodo storico a causa della situazione economico-finanziaria delle casse comunali che si fa sempre più difficile, per allentare la morsa e la rabbia degli agricoltori, hanno inviato un comunicato con cui cercano di spostare il problema: ““Come notol’annata agricola è stata compromessa sia  dalle abbondanti precipitazioni atmosferiche sia dalle forti escursioni termiche che hanno colpito le maggiori colture tipiche delle nostre  zone: ciliegie, albicocche, olive e uva. Le precipitazioni, in diversi casi anche di violenta intensità, accompagnate da fenomeni di grandine hanno compromesso le colture di frutta, nonché gli impianti privilegiati arrecando notevole danno agli agricoltori. Con delibera n. 85 del 26/03/2014 l’Arif ha stabilito gli importi dei canoni irrigui per il triennio 2014/16 prevedendo l’aumento del 33% annuo”. Le parole, sottoscritte dal sindaco Lovascio, mirano a dimostrare che la tutela degli interessi degli agricoltori è nelle intenzioni dell’amministrazione comunale. Che, intanto, si prepara a dare un’ulteriore stangata agli agricoltori, pur potendo ridurre l’aliquota IMU.
Nelle continua “distrazione di massa” la strategia suggerisce all’amministrazione comunale di spostare il problema pensando, forse, che i cittadini si lascino suggestionare da tatticismi e ipocrisie. Sta di di fatto che lunedì 29 settembre alle 16.00 è stato convocato il Consiglio Comunale che stabilirà le aliquote IMU per i terreni agricoli e le aliquote TARI (tassa sul servizio rifiuti). E saranno dolori per tutti.

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