Intervista a mister Sciannamblo sulla stagione che va a iniziare e… sulle vicende passate
Conversano – Le dimissioni giunsero improvvise e dopo una vittoria in trasferta. Alla quarta giornata di campionato, la Norba vinse per 3 a 0 a Palagiano. Una trasferta in cui si palesò l’insofferenza di alcuni giocatori nel momento in cui il mister li invitava ad essere più attenti e precisi nelle giocate. Da quel 19 ottobre 2014, giorno della trasferta a Palagiano, mister Sciannamblo non ha più seguito una prestazione della Norba Calcio.
Ora, come annunciato dal DS Paolo Lovecchio, per la stagione 2015-2016 siederà nuovamente sulla panchina della Norba Calcio.
Mister Sciannamblo, il DS Paolo Lovecchio ha annunciato, dalle colonne di Oggiconversano, il suo ritorno come allenatore della Norba Calcio. Si dimise dopo un burrascoso chiarimento, avvenuto negli spogliatoi, con alcuni giocatori. Con quale stato d’animo ritorna ad allenare? L’esperienza vissuta lo scorso anno cosa le ha insegnato?
“Innanzitutto vorrei dire che al momento non ho ancora firmato il contratto che mi legherà alla Norba Calcio per la prossima stagione. C’è solo una intesa di massima in questo senso. Non nego che da parte mia c’è interesse a ritornare a ricoprire il ruolo di allenatore, di ritornare a vivere l’aria del campionato. Ma per ritornare devono avverarsi alcune situazioni accennate anche dal DS Paolo Lovecchio, ovvero che la rosa subisca una vera e propria rivoluzione. È fin troppo ovvio dire che è inimmaginabile che ritorni ad allenare giocatori che, con il loro comportamento in campo e fuori, hanno determinato le mie dimissioni.
Solo con una situazione del genere, rivoluzionata, il mio stato d’animo non potrà che essere sereno, motivato e carico per fare bene il difficile lavoro che mi aspetta.
Dall’esperienza vissuta lo scorso anno ho tratto alcune lezioni, una su tutte è che deve cambiare da parte mia il rapporto con i giocatori. Se prima c’era un rapporto, diciamo, di amicizia, di complicità che mi vedeva, con alcuni di loro commentare il dopo partita al bar, da quest’anno ci sarà la distinzione allenatore-giocatore…”
Cioè lei metterà dei paletti, ovvero il ruolo dell’allenatore non sarà più confuso con quello dei giocatori?
“Semplicemente ristabilirò i ruoli, in campo e fuori, come è cosa normale in tutte le società: l’allenatore farà l’allenatore, i giocatori faranno i giocatori. Semplice, no?”
Mi sembra questa una onesta autocritica rispetto ad un passato recente….
“Nel passato recente, come dice lei, si sono commessi, perché lo abbiamo permesso in buona fede noi, degli errori. Il mio ruolo è stato confuso. Per alcuni, quando dovevano rivolgersi a me, non ero più il mister, ma Filippo. C’era un rapporto fin troppo di amicizia, rivelatasi poi dannosa.
Come ho detto prima, da quest’anno si cambia, si mettono i giusti paletti per chiarire nettamente i ruoli e i modi di stare in squadra”
L’ammutinamento della squadra, il fatto che alcuni giocatori le hanno remato contro, portandola alle dimissioni, è dipeso anche dai modi e dai toni che usa avere dalla panchina quando deve richiamare un giocatore. Pensa di rivedere anche la forma del linguaggio?
“Guardi, io provengo da un’altra storia, ho un’altra formazione caratteriale forgiatasi dopo anni di gioco nelle categorie dilettantistiche. Di allenatori ne ho avuti tanti, e tra questi tanti c’era chi per un errore di gioco mi mandava a quel paese in malo modo. Ecco, di fronte a un tale severo e pesante richiamo io, così come i miei compagni di squadra, non reagivo male tanto da ordire, come dice lei, l’ammutinamento nei confronti dell’allenatore. Lo spirito che avevamo noi era sereno, cioè capivamo che il rimprovero del mister, che non scendeva mai nell’offesa al giocatore, era cosa normale, che era frutto della concitazione, dello stato d’animo che c’era, nell’allenatore e in noi giocatori, mentre si disputava la partita. E poi le cose finivano al 90° minuto in campo e poi nello spogliatoio. Se poi dire “stai come un bidone” viene reputato da qualcuno come una offesa, che offesa non è, non ci posso fare niente. Significa che questo qualcuno è fin troppo permaloso e non capisce il calcio!”.
Abbiamo parlato sinora del passato, degli errori commessi, le chiedo ora cosa si aspetta dalla prossima stagione?
“Il DS Lovecchio sta verificando la possibilità di riavere in rosa giocatori che hanno già vestito la maglia della Norba. Sono giocatori che si aggregheranno a chi resterà in squadra. Abbiamo già fatto una ricognizione avendo uno sguardo al budget che la società, tramite il Presidente Mario Benedetto, ha a disposizione. Inizieremo la preparazione dopo il 15 di agosto. È inutile nascondere che sarà una stagione impegnativa, ma se lo spirito sarà condiviso, ovvero se tutti i ragazzi saranno pronti a fare i sacrifici, a tenere un comportamento sano e corretto, sono certo che potremo prenderci delle soddisfazioni in campo.
È bello partecipare, ma si deve sempre puntare a vincere. È questa la mia indole sportiva. Questo deve essere lo spirito della squadra”.