Avanti e dietro la processione del quadro della Madonna della Fonte. Il look dei protagonisti

Protagonista monsignor Favale e gli amministratori della città. Il primo con sorrisi e abbracci, i secondi con l’attenzione al look

Il vescovo durante la processione
Il vescovo durante la processione

Conversano – Una processione molto più partecipata rispetto allo scorso anno che alcuni hanno giustificato con il fatto che il maltempo dei giorni scorsi, e la conseguente semidistruzione del raccolto di ciliegie, ha fatto desistere i più dal recarsi in campagna per seguire invece l’esordio del nuovo vescovo mons. Giuseppe Favale e la geografia del chiacchiericcio dietro il gonfalone del Comune di Conversano. Quest’anno affollato di fasce tricolori dei raprresentanti delle amministrazioni comunali dei comuni limitrofi e di consiglieri comunali conversanesi.
L’esordio di mons. Favale è stato all’insegna di sorrisi e abbracci soprattutto per bimbi e anziani. Un pò un atteggiamento stile Papa Francesco durante le sue udienze pubbliche. Abbiamo notato un vescovo non ingessato nel suo ruolo e con la capacità di rompere gli schemi e uscire dalla fila per avvicinarsi ai piccoli in una sorta di messaggio alla città a cui far capire che è l’investimento sui più giovani quello cui puntare. Alcuni hanno definito lo stesso atteggiamento del monsignore come quello di una sorta di Papa fucsia in onore dei suoi paramenti così accentuati.
Due ali di folla hanno accompagnato la processione del quadro della protettrice di Conversano per tutto il giro fatto in villa Garibaldi che, dopo ben otto anni, è tornata a vedere qualche raggio di sole per una potatura radicale di cui si sentiva l’urgente bisogno.
A dispensare sorrisi a tutti, ma soprattutto a condividere il consenso che i cittadini stavano tributando a mons. Favale, i diaconi che cercavano di proteggere il vescovo in una sorta di ossequiosa reverenza. Non richiesta.
E dietro il gonfalone del Comune di Conversano, a rappresentare la presenza del potere temporale mostratosi a tutti accanto a quello spirituale (nella fattispecie quello cattolico), i rappresentanti istituzionali a partire dal sindaco Lovascio con il solito abito blu di rappresentanza con accanto il fido vice sindaco Carlo Gungolo, già proiettato verso il ruolo di titolare della fascia e sempre presente in queste circostanze, con all’altro lato il giovane presidente del Consiglio Comunale Giuseppe D’Ambruoso presente per dovere istituzionale in prima fila. Prima fila che ha visto protagonista sorridente il presidente del Comitato feste Ninni Galasso con un ray ban a coprire occhi proiettati e curiosi di carpire le reazioni di tutti. Sorridente per le condizioni meteo finalmente favorevoli e per la partecipazione di numerosissimi cittadini.

Gli amministratori che hanno partecipato alla processione in onore della Madonna della Fonte 2016
Gli amministratori che hanno partecipato alla processione in onore della Madonna della Fonte 2016

Si sono fatti notare per la loro assenza i consiglieri comunali Pasquale Coletta, Ciccio Magistà, Pasquale Gentile e Flavio Bientinesi. Tutti a loro modo giustificati e che non avrebbero fatto mancare il proprio apporto al concerto di colori degli abiti dei consiglieri. Anche Walter Scazzetta, Giacinto Carenza e Caterina Sportelli non si sono visti per i più svariati motivi. Presente dal primo momento, invece, il consigliere Franco Arienzo con un classico abito impeccabile e definibile come “abito della domenica“. Così come presente, con la solita cura per i particolari e nessun capello della chioma fuori posto, il consigliere Vito Cerri che si è lasciato avvolgere da un abito blu impeccabile nelle misure e nel taglio. E’ andato sul casual l’assessore al Bilancio Francesco Caliò non trascurando, però, il risvolto sul pantalone attillato e affusolato. Giuseppe Locorotondo non ha tradito la sua predilezione per i colori chiari sfoggiando un abito adatto alla bellissima giornata. Così come ha fatto Rosa D’Attoma con colori più o meno simili. Per l’assessore Francesca Lippolis pantaloni a quadretti e taglio di capelli curatissimo. Gian Luigi Rotunno con un ray ban di prima mano e con jeans, giacca e cravatta come quasi mai. Vincenzo D’Alessandro non ha tradito il suo standard: senza cravatta e abito si va solo al mare. E Vito Damiani con un fresco taglio di capelli che ha passato l’intera processione a parlare “fitto fitto” con Gian Luigi Rotunno. Che dire di Savio Nebbia? Solita sobrietà, sorriso e ‘spezzato’ a certificare lo stile di una vita.
A guidare tutti con la solita divisa di sempre e il gonfalone issato al cielo, Pinuccio. Promosso a pieni voti.

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