Approvato a maggioranza l’ampliamento della zona annonaria di 22 ettari. Il consigliere Coletta del centrodestra: “L’impostazione è renziana”

Anche Confindustria di Terra di Bari denuncia il mancato coinvolgimento e la mancanza di dati

Conversano – Con nove voti a favore e sei contrari è stato approvato il mega ampliamento della zona annonaria. I consiglieri delle opposizioni (Bientinesi, Damiani, D’Alessandro, Gentile, Magistà e Rotunno) hanno motivato la propria decisione con una nota: “Noi sottoscritti consiglieri comunali esprimiamo il nostro voto contrario alla proposta di deliberazione in discussione oggi 13 settembre 2016: “Adozione del progetto PIP di ampliamento Zona Annonaria in deroga al vigente PRG” per le seguenti ragioni:
– L’adozione proposta non è conforme a quanto richiesto dalla DGR 6320/1990 riportante i criteri per la formazione degli strumenti urbanistici per il calcolo del fabbisogno residenziale e produttivo;
– Non esiste alcuna richiesta di insediamento al momento dell’adozione della deroga che giustifichi l’attuale dimensionamento della stessa per un’area pari a ha 22,2 al netto della viabilità;
– Lo strumento urbanistico che si porta all’attenzione del Consiglio Comunale non è mai stato sottoposto al processo partecipativo tanto da causare la presa di posizione ufficiale di Confindustria Bari; né tantomeno sono stati coinvolti operatori economici e cittadini;
– La quantificazione dei costi riportati in relazione allegata alla proposta di deliberazione risulta difforme da quanto dichiarato dall’assessore all’urbanistica durante i lavori del Consiglio Comunale compromettendone la veridicità;
– I dati statistici presi in considerazione e riportati in tabella risultano generici e non analitici delle attività previste nell’area oggetto di deroga al PRG”.
La discussione consiliare si è, infatti, incentrata su questi argomenti e soprattutto sul dimensionamento previsto, ben 22,2 ettari al netto della viabilità prevista. Una mega area in adiacenza alla zona annonaria esistente (pari a circa 30 ettari) che si estenderà verso via Rutigliano. I consiglieri delle opposizioni si sono soffermati sulla mancanza di dati che giustificasero l’individuazione di un’area così estesa “siamo pronti a votare per l’ampliamento della zona annonaria ma non si può improvvisare in questi casi. Non c’è una sola richiesta di insediamento arrivata al comune di Conversano e in assenza di indicatori economici veri non è possibile procedere ad una simile previsione. E’ l’ennesimo segnale di superficialità dell’amministrazione comunale che non fa bene alle imprese”.
Il sindaco ha ammesso che non ci sono file di imprenditori dietro la porta per la realizzazione di opifici che costeranno ben 60 euro al metro quadrato, un prezzo che rapportato ai costi di aree simili nella zona industriale di Bari o di Acquaviva costano il doppio o anche il triplo. Anche Confindustria Bari, attraverso il suo componente ing. Antonio Sacchetti,  è intervenuta sull’argomento con una nota per denunciare il mancato coinvolgimento nella fase di programmazione che non ha visto un solo incontro pubblico nè con Confindustria, nè con le associazioni di categoria, nè con gli operatori economici e cittadini.
E non è mancata la nota politica poco prima della votazione quando il consigliere della maggioranza di centrodestra Pasquale Coletta ha definito il piano di impostazione “renziana” facendo sobbalzare il capogruppo del PD in Consiglio Comunale Vincenzo D’Alessandro. Dopo le voci sul corteggiamento al PD da parte del sindaco Lovascio, la dichiarazione di Coletta sull’impostazione “renziana” di un piano urbanistico suona come una quasi conferma delle voci che si rincorrono da giorni.

 

 

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