Via Castellana, dopo la pioggia i rifiuti galleggiano sull’acqua. Il consigliere Magistà all’attacco di Lovascio

La pioggia torrenziale offre uno spettacolo indecente in un luogo da sempre a rischio

Conversano – Anni fa fu il gesto immediato di un cittadino a salvare la vita di chi rimase imprigionato dalla violenza della pioggia. E più volte, nel tempo, si è assistito ad allagamenti vari a causa di una depressione presente in quel luogo. Una depressione come ce ne sono tante in città e vicino le quali sono sorte abitazioni che in qualche modo ne hanno condizionato la funzione. E a nulla sono valsi, nei decenni, gli interventi di trivellazione o cambio di pendenze per far meglio defluire le acque piovane. Ieri, domenica 18 settembre, all’acquazzone venuto giù nel pomeriggio ha fatto da contraltare una scena surreale: su un lago d’acqua galleggiavano sacchetti di rifiuti che, depositati da coloro che non hanno ancora ricevuto indicazioni per il loro conferimento, hanno invaso la sede stradale così come si vede dalla foto. Non si sono fatte attendere le reazioni. Il consigliere comunale Ciccio Magistà ha rimproverato al sindaco Lovascio di badare molto più alle inaugurazioni e al taglio di nastri e poco alla risoluzione dei problemi reali: “Questa è la situazione quando piove. Forse bisogna sistemare qualcosa?  Tra un nastro e l’altro, una targa e due foto in qualche scuola, bisognerebbe cercare di risolvere seriamente i problemi, peraltro noti dalla notte dei tempi”.
Anche l’esponente del movimento politico Punto, Giuseppe Laselva, si è recato sul posto e, con una diretta facebook, ha mostrato la situazione e la sua evoluzione. La pioggia che è durata poco più di mezz’ora con una certa violenza ha fatto emergere oltre all’atavico problema di quel luogo, anche la situazione della raccolta dei rifiuti che, nonostante le rassicurazioni della giunta comunale, rimane critica. Infatti da anni sono stati finanziati due centri per la raccolta differenziata, una a carico della ditta appaltatrice ed uno a carico della comunità, ma al momento non se ne vede nemmeno uno. L’unica cosa certa è che i cittadini continuano a pagare la Tari anche per quei centri di raccolta mai nati e, la cosneguenza, è lo spettacolo veramente indecoroso a cui tutti hanno assistito nel pomeriggio di domenica 18 settembre.

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