Anche un nutrito gruppo di tecnici ha contestato le modalità dell’incontro inviando un documento all’amministrazione comunale
Conversano – Ai più era parso come un incontro dai confini poco chiari, quello convocato dall’amministrazione comunale sulle attività degli ultimi dieci anni dell’amministrazione su PIRP e PIRU. I due strumenti urbanistici ormai fermi da anni. Soprattutto Gungolo, assessore ai Lavori Pubblici che ha di fatto invaso il campo del suo collega Mancini, presente all’incontro ma defilato e silenzioso, ha elencato una serie di opere pubbliche realizzate omettendo di comunicare ai cittadini che fine abbiano fatto le risorse economiche destinate alla rimozione e spostamento dell’antenna Telecom di via Casamassima e alla realizzazione della nuova area mercatale. Nemmeno un cenno a due opere promesse in pompa magna durante la campagna elettorale del 2013 e completamente ferme al palo. I consiglieri comunali dell’opposizione non si sono fatti attendere e hanno divulgato un comunicato:
“Esautorato il proprio assessore all’Urbanistica Mancini relegato a semplice uditore, è cominciata la prima puntata della fiction sull’urbanistica e la nostra città. Alla regia, oltre il sindaco, anche il suo vice Gungolo. Durante l’incontro pubblico organizzato con l’assessore regionale all’Urbanistica Anna Maria Curcuruto presso il nostro Municipio, Gungolo ha scambiato lucciole per lanterne elencando opere pubbliche realizzate e omettendo di citare quelle mai avviate, se pur previste nei Piani di Riqualificazione delle Periferie (PIRP). Ricordiamo la nuova area prevista da destinarsi a mercato e il mancato spostamento dell’antenna Telecom di via Casamassima così sbandierato durante la campagna elettorale del 2013. Insieme a tutte quelle non realizzate dalle imprese coinvolte con proposte nel PIRP che fanno di questo strumento urbanistico un vero e proprio totale fallimento. Per il Programma di Riqualificazione Urbana (PIRU), invece, tutto è fermo desolatamente al palo. Che l’Amministrazione Comunale abbia lanciato la propria campagna elettorale con la somministrazione di grandi dosi di bugie sulla bontà degli interventi interessati è un fatto molto grave. Basterebbe girare nelle nostre aree periferiche per accorgersi del loro stato di completo abbandono e degrado a cui l’amministrazione le ha relegate senza mai intervenire. Basterebbe semplicemente percorrere qualsiasi strada della città per verificare di persona la mancanza di una vera e costante manutenzione e l’assenza di qualsiasi intervento atto all’eliminazione di barriere architettoniche. Ma anziché promuovere un confronto con i cittadini sulle questioni più evidenti, il sindaco e il suo vice hanno preferito chiudere i lavori dell’incontro con l’assessore regionale evitando accuratamente il dibattito perché “nessuno deve conoscere la verità”. Ed evitando di dire che decine di tecnici della nostra città hanno sottoscritto un documento per dire che andava avviata un seria riflessione sui risultati del PIRP e del PIRU e non una semplice autocelebrazione. Noi rivolgeremo le nostre attenzioni alle esigenze di quei cittadini che abitano le nostre periferie affinché si possa avviare una rigenerazione urbana sostenibile da cui ripartire. Lo faremo insieme a coloro che vorranno scrivere una pagina di bella politica per Conversano salvaguardando la convivenza civile, la verità oggettiva delle cose, la trasparenza e la legalità“.
E oltre il mondo della politica, ad intervenire sull’incontro anche un nutrito gruppo di tecnici che ha eccepito su tempi e modalità di convocazione non partecipando all’assemblea pubblica con l’assessore all’Urbanistica regionale Anna Maria Curcuruto ma producendo un documento in cui ne spiegano le ragioni, così come riportato in altro articolo di Oggiconversano https://www.oggiconversano.it/2017/06/12/convegno-dal-pirp-piru-denuncia-dei-tecnici-mancato-coinvolgimento/
A nessuno è passata inosservata la chiusura dei lavori dell’assemblea fatta dal sindaco Lovascio, in tutta fretta e senza consentire il dibattito. Tutto molto strano per un incontro che, secondo l’assessore regionale Curcuruto, avrebbe avuto il carattere del processo partecipativo previsto per il prossimo bando regionale sulla rigenerazione urbana.