Il candidato Piemontese ipotizza 5000 conversanesi a Bari per protestare sulla gestione della sanità
Conversano – Il comunicato stampa
Tanto tuonò che piovve. Dal primo maggio chiuderanno molti punti di Primo Intervento, tra cui quello di Conversano. Ma non solo. Le strutture che fino ad oggi hanno effettuato oltre seimila accessi, avranno una postazione medicalizzata del 118, ma tutti gli altri (TRA CUI CONVERSANO!) potranno disporre solo di una postazione mobile, in alcuni casi solo un’auto con infermieri. Solo nelle città turistiche come Alberobello e Polignano potrebbero esserci delle deroghe in virtù dell’alta affluenza turistica, ma solo dal 1° aprile al 30 settembre. Quindi? La risposta è una sola: la Regione Puglia ci considera cittadini di serie B, e neanche di alta classifica. Tutto ciò è semplicemente vergognoso. In pratica, la Regione sta dicendo a noi conversanesi che, se per caso dovessimo accusare un improvviso malore, dovremmo correre a Monopoli ed essere fortunati ad essere soccorsi in tempo. Quello della Sanità è un tema molto dibattuto in campagna elettorale. Io vado controcorrente e dico ai miei avversari (non nemici) politici: confrontiamoci su tutto, sulla viabilità, sul turismo, sul lavoro, sulla sicurezza, sull’ambiente. Ma sulla Sanità no: dobbiamo fare fronte comune ed invadere i palazzi della Regione, perché se è vero che alla fine ne vincerà soltanto uno, è vero soprattutto che di Sanità, anzi di Malasanità, si muore, a prescindere dai colori politici. Ed allora invadiamo Bari, tutti insieme, ognuno con le proprie liste, con i propri candidati e sostenitori. 5.000 persone sotto un palazzo fanno sicuramente molto rumore. E’ in gioco il nostro futuro. Che va ben oltre il dieci giugno.
Raffaele Piemontese